Veneto Banca, Pier Luigi Bolla e Stefano Ambrosini d'accordo su un punto: azioni di responsabilità da ponderare
Giovedi 5 Maggio 2016 alle 20:01 | 0 commenti
Il quarto ordine del giorno, ovvero l'aggiornamento sull'azione di responsabilità verso il vecchio cda, vede come "spettatori" circa cinquecento soci presenti, contro i 7.000 presenti della mattina, e molti altri se ne sono andati mentre il presidente di Veneto Banca, Pier Luigi Bolla, ha parla. Molti sono sembrati disinteressati (causa forse anche la lunghezza della giornata), altri hanno ascoltato attenti. Bolla ha spiegato che sono ancora in corso controlli e accertamenti da parte della Bce, dell'audit control interno di Veneto Banca e di Ernest&Young. La colpa, come è sembrato trapelare dalle parole di Bolla, è parsa ricadere, quasi interamente, sull'ex direttore generale di Veneto Banca, Vincenzo Consoli.Â
Bolla ha spiegato che la proposta e l'eventuale messa all'ordine del giorno dell'azione di responsabilità andrebbe ad interferire con i controlli già in corso. Ha detto pertanto di ritenere scelta migliore rinviare, successivamente alla quotazione, un'eventuale azione di responsabilità . È intervenuto poi Ambrosini, che ha esordito dicendo: "chi sbaglia paga, senza se e senza ma". Ma ha aggiunto anche: "siamo sicuri di avere tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole? Evidentemente no, siamo appena arrivati e ci serve tempo per valutare con attenzione le colpe di eventuali amministratori, anche del consiglio attuale. Io non credo che abbiamo la serenità e il corredo informativo per deliberare". È stato chiesto infine ai soci di votare in merito al rinvio alla prossima assemblea dell'azione di responsabilità . I favorevoli sono stati il 73,16%, i contrari il 13,68% e gli astenuti il 14,16%.
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