Veneto Banca, l'assemblea per scegliere il nuovo presidente
Lunedi 8 Agosto 2016 alle 10:17 | 0 commenti
In meno di dieci mesi hanno visto la loro banca sostituire quattro presidenti, in poco più di quattordici le azioni precipitare da 39,5 euro fino a 0,10, e da qualche giorno sanno che chi li aveva fatti sognare con la visione di un istituto più forte dei più forti gruppi nazionali, è stato arrestato alla stregua di un comune malfattore. Cosa dovrebbero andare a fare, oggi, nel seminterrato di Villa Loredan di Volpago, all'assemblea che consegnerà Veneto Banca a una governance sconosciuta e forestiera? E' la domanda che i soci azzerati della ex banca popolare di Montebelluna si sono posti e rispetto alla quale le ragioni per restare lontani dal mesto consesso hanno per lo più avuto la meglio.
Vuoi che è lunedì, che è pieno agosto e che, detto sommessamente, per la prima volta nella storia delle assemblee di Veneto Banca, non è neppure previsto uno dei suoi leggendari buffet. Vuoi, soprattutto, che anche si presentassero tutti e 80 mila, adesso che la banca è Spa il loro voto non arriverebbe a pesare il 3%, gli azionisti che un tempo arrivavano in pullman e parcheggiavano sui prati, domani saranno altrove. Le presenze, fanno sapere dagli uffici organizzativi, sono previste in circa 400. Sulla carta dovrebbero essere lavori brevi. Si tratta di prendere atto che il Cda uscente, nato dal «ribaltone » del 5 maggio e presieduto da Stefano Ambrosini (domani assente) rassegna le dimissioni e poi di votare la lista di consiglieri compilata dal Fondo Atlante. Esaurita l'incombenza, gli 11 eletti prenderanno possesso della sala consiliare nel quartier generale dell'istituto, un piao di chilometri più a sud, dove sarà formalmente designato il nuovo presidente, Beniamino Anselmi. Con lui sarà indicato anche un vice da scegliere fra gli altri nove, cioè Sabrina Bruno, Maria Lucia Candida, Giorgio Girelli, Massimo Lanza, Maurizio Lauri, Alberto Pera, Daniela Toscani, Marco Ventoruzzo e Alessandra Zunino de Pignier. Nessuno di loro, per inciso, è veneto o ha particolari legami con il territorio.
«Secondo me - è il punto di vista di Marzio Favero, sindaco di Montebelluna - pur comprendendo la rabbia degli azionisti, chi può farebbe bene ad esserci in assemblea. Primo perché è importante cercare di capire cosa accadrà , secondo per sottolineare alla nuova governance che la centralità della banca è in quest'area. E' necessario che i soci continuino a sentirsi tali, pur con in tasca le loro azioni da 10 centesimi». Di certo ci sarà Ettore Renato Barzi, leader dell'Associazione Azionisti di Veneto Banca. «Non so in quanti ma ci andremo - dice - e faremo pure un intervento. Non dobbiamo perdere di vista le speranze di recuperare almeno una parte dei soldi persi». A ritenere del tutto inutile perdere ancora tempo è Patrizio Miatello, esponente di una delle associazioni coordinate da don Enrico Torta. «Per noi l'assemblea è nulla perché non riteniamo valida la trasformazione in Spa del 19 dicembre. Presenziare e votare, sarebbe come accettare implicitamente un percorso che puntiamo invece a far azzerare».
di Gianni Favero, da Il Corriere del VenetoAccedi per inserire un commento
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