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Veneto Banca, bilancio 2014: quasi un miliardo di perdite

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 24 Marzo 2015 alle 21:05 | 0 commenti

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Il Gruppo Veneto Banca comunica in una nota ufficiale i risultati di bilancio 2014 approvati dal cda: la perdita netta è di 968 milioni di euro

Attuata una politica di accantonamenti di maggiore rigore e prudenza in aggiunta al totale recepimento delle provisions richieste dalla Bce nel comprehensive assessment condotto nel 2014. Adottato un approccio ancor più prudenziale nella valutazione degli avviamenti, incrementando di ulteriori 282 milioni di euro le relative rettifiche di valore rispetto a quanto deliberato in via preliminare lo scorso 10 febbraio 2015. 

La svalutazione complessiva degli avviamenti sale a complessivi 671 milioni di euro, con una riduzione del 65% se si tiene conto anche dell’uscita di Bim.

Il cda ha approvato il piano industriale 2015-2017 con un obiettivo di “rote” al 7,2% al 2017[1].

Convocata l’Assemblea dei Soci per venerdì 17 e sabato 18 aprile, rispettivamente in prima e seconda convocazione. 

Coefficienti patrimoniali “pro-forma”[2] superiori ai requisiti richiesti dalla banca centrale europea: cet1 ratio al 10,27% e total capital ratio all’11,25%. adeguata la solidità patrimoniale, migliorata grazie alla positiva conclusione dell’aumento di capitale e della conversione del prestito obbligazionario convertibile conclusi nell’estate del 2014.  

In sensibile aumento i livelli di copertura dei crediti deteriorati  al 38% e delle sofferenze al 53,7%. rafforzato il buffer di riserva sui crediti in bonis (0,79%). 

Sul fronte impieghi, nel 2014 sono stati erogati 2,4 miliardi di euro di nuovi finanziamenti a imprese e famiglie. in crescita del 15,8%[3] il controvalore complessivo dei nuovi mutui (euro 527 milioni) rispetto al 2013.

[1] I dettagli del nuovo Piano Industriale 2015-2017 saranno riportati in uno specifico e separato comunicato stampa che sarà diffuso i prossimi giorni.

[2] Includendo l’effetto previsto dal perfezionamento della cessione della quota di maggioranza detenuta in BIM e Banca IPIBI, rispettivamente in corso di approvazione e approvata da parte delle Autorità competenti.

[3] Fonte: Rapporto Assofin

Principali aggregati patrimoniali e risultati economici
ï‚· Adeguata patrimonializzazione
Il patrimonio netto del Gruppo, non comprensivo del risultato dell’esercizio, a oggi si attesta a 3,7 miliardi di Euro, mentre i coefficienti “pro-forma” si posizionano rispettivamente al 10,27% (CET1) e all’11,25% (Total Capital), in linea con i requisiti attualmente richiesti all’Istituto dalla Banca Centrale Europea (rispettivamente 10% e 11%).
ï‚· Attuata una politica di accantonamenti particolarmente rigorosa e prudenziale
Incrementate di ulteriori 33 milioni di Euro le rettifiche di valore su crediti rispetto a quanto deliberato in via preliminare lo scorso 10 febbraio 2015, portando a 779 milioni di Euro gli accantonamenti complessivi contabilizzati al 31 dicembre 2014 (incluso il Gruppo BIM), di cui 564 milioni di Euro lordi riferiti all’AQR, pari alla totalità delle provisions richieste da BCE. Svalutazione prudenziale per Euro 671 milioni degli avviamenti iscritti a bilancio, con impatto solo sulle scritture contabili e senza alcun riflesso su cash flow, liquidità, solidità, coefficienti patrimoniali e redditività prospettica. Per effetto di tale impairment, e depurando anche quelli afferenti BIM e Banca IPIBI in fase di dismissione, gli avviamenti si riducono complessivamente del 65%.
ï‚· Ulteriormente aumentata la copertura dei crediti deteriorati e delle sofferenze
Migliora sensibilmente il livello di copertura delle sofferenze (inclusi gli stralci) che passa dal 49,4% di fine 2013 al 53,7% di fine dicembre 2014. Sale anche la copertura totale dei crediti dal 6,55% all’8,87%. In aumento il rapporto sofferenze nette / patrimonio netto, che passa dal 47,2% di fine 2013 al 50,8% di fine 2014, con il rapporto sofferenze nette su impieghi che a fine anno si attesta al 5,9%.
ï‚· Nonostante un contesto economico e di mercato difficile, il prodotto bancario lordo e la raccolta registrano un andamento positivo
In crescita il prodotto bancario lordo (+1,2% a 64,3 miliardi di Euro) e la raccolta che si attesta a oltre 24,6 miliardi di Euro (+2,6% rispetto a fine 2013), con il totale attivo che chiude a 36,2 miliardi di Euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di fine 2013 (-3,1%).
ï‚· Il risultato netto sconta le rettifiche sui crediti richieste dalla BCE e le svalutazioni sugli avviamenti
La prudenziale svalutazione della totalità delle rettifiche quale risultato dell’esercizio AQR (-374 milioni netti), nonché degli avviamenti (-671 milioni), impattano sul risultato netto di bilancio al 31 dicembre 2014 che chiude a -968 milioni di Euro.
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Il Consiglio di Amministrazione di Veneto Banca S.c.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza del Prof. Francesco Favotto, ha esaminato e approvato:
ï‚· Il progetto del bilancio di esercizio e consolidato 2014
ï‚· Il Piano Industriale triennale 2015-2017
Il Presidente, Prof. Francesco Favotto, ha così commentato: “Con una punta di orgoglio potremmo definire il 2014 l’Anno del Coraggio. Il Coraggio con cui il Consiglio di Amministrazione, la Direzione Generale, i Dipendenti e i Soci hanno affrontato alcune sfide che ai più potevano sembrare insormontabili. In meno di dodici mesi dall’insediamento del nuovo CdA, la Banca ha portato a termine con successo una molteplicità di iniziative volte, in primis, al rafforzamento patrimoniale dell’istituto e al recupero della redditività, i cui primi segnali positivi si iniziano già a intravvedere in questi primi mesi del 2015. L’elenco delle iniziative messe in campo è lungo e al contempo evidente: dalla conversione del prestito obbligazionario al superamento degli Stress Test europei, dalla nomina del nuovo CFO alla ristrutturazione della rete commerciale e all’approvazione del Piano Industriale 2015-2017, quest’ultimo frutto dell’ampio coinvolgimento delle strutture interne alla banca. E’ legittimo essere fiduciosi che il lavoro sin qui svolto possa presto permettere di tornare a dare soddisfazioni ai nostri Soci, che con pazienza e tenacia hanno creduto e continuano a credere in Veneto Banca. Il Consiglio di Amministrazione, consapevole dell’importante e delicato compito cui è chiamato a rispondere, è fortemente impegnato nel seguire l’evoluzione del contesto competitivo in cui la banca opera, a cominciare dalla prossima riforma delle banche popolari in società per azioni. A questo proposito è stato da poco nominato un advisor finanziario, Rothschild, in grado di supportare, in modo autorevole e indipendente, questa nuova importante sfida che vedrà Veneto Banca impegnata in Italia e in Europa, nell’interesse dei clienti, dei territori, dei Soci e dei dipendenti del Gruppo”.
Il Direttore Generale, Vincenzo Consoli, ha aggiunto: “Il risultato del 2014, così come sottolineato anche dal Presidente, vuole rappresentare il punto di partenza da cui affrontare con ritrovato slancio i prossimi anni. Se da un lato non si può non considerare l’estrema difficoltà del contesto economico dell’anno appena trascorso e l’impatto di alcune significative componenti negative di natura straordinaria che hanno profondamente inciso sui risultati, in particolare nell’ultimo trimestre, dall’altro va sottolineato come Veneto Banca abbia continuato a sostenere le famiglie e le imprese dei territori nei quali opera. Ne sono testimonianza gli oltre 2 miliardi di nuovi impieghi erogati nel 2014, nonché la crescita del 15,8%, superiore alla media nazionale, dei mutui immobiliari concessi. L’impegnativo percorso fin qui realizzato vuol essere la genesi dei progetti di efficienza e sviluppo contenuti nel nuovo Piano Industriale 2015-2017, approvato oggi dal CdA: un vero lavoro di squadra, che ha visto protagonisti tutti i dipendenti con la regia del top management. Un Piano che ci permetterà di essere reattivi e di tornare a crescere”.
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Gli aggregati patrimoniali
A chiusura del 2014 il prodotto bancario lordo del Gruppo si è attestato a 64,3 miliardi di Euro, evidenziando un progresso di 792 milioni rispetto ai saldi pro-forma4 di fine dicembre 2013 (+1,2%).
Al netto delle rettifiche, lo stock degli impieghi a livello consolidato ha raggiunto i 23,8 miliardi di Euro, segnando una flessione del 3,5% rispetto al dato di fine 2013.
A fine 2014 l’ammontare delle rettifiche totali complessive (attività finanziarie, crediti e avviamenti) ha superato la soglia dei 1.446 milioni Euro, contro i 510 milioni contabilizzati a fine 2013. Tale livello è dovuto all’adozione di una politica di rigore e prudenza aggiunta al totale recepimento delle provisions richieste dalla BCE nel Comprehensive Assessment condotto nel mese di ottobre 2014, nonché nella svalutazione complessiva del 65% degli avviamenti.
Il Gruppo Veneto Banca ha rafforzato il presidio del rischio creditizio, recependo le indicazioni date dalla Banca Centrale Europea nel corso dell’Asset Quality Review da essa condotta nel 2014 e i cui risultati positivi per il Gruppo sono stati comunicati in data 26 ottobre 2014.
Le sofferenze nette si sono attestate a 1,49 miliardi di Euro, con un’incidenza sul portafoglio crediti pari al 5,9%; di queste, circa 1,33 miliardi sono riconducibili alle banche italiane del Gruppo, i restanti 155 milioni alle banche estere del Gruppo. Il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto passa dal 47,2% di fine 2013 al 50,8% di fine 2014, con il rapporto sofferenze nette su impieghi che a fine anno si attesta al 5,9% dal 5,7% di fine 2013.
In sensibile miglioramento l’indice di copertura complessivo dei crediti, che passa dal 6,55% di fine 2013 all’8,87% del 31 dicembre 2014, così come l’indice di copertura delle sofferenze (inclusi gli stralci), che si è portato al 53,7% dal 49,4% di fine esercizio scorso.

La raccolta diretta si attesta a 24,6 miliardi di Euro, segnando una crescita del 2,6% rispetto a fine 2013.
La raccolta indiretta raggiunge i 15,8 miliardi con una crescita del 7% anno su anno; cui hanno contribuito, in modo paritetico, sia il risparmio gestito che il risparmio amministrato.
Il patrimonio netto e i coefficienti patrimoniali
Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo ammonta a 3,74 miliardi di Euro, non comprensivo del risultato dell’esercizio. Nel corso dell’anno si sono registrate la conversione del prestito obbligazionario e l’aumento di capitale conclusosi nell’estate 2014. Inoltre, la compagine sociale di Veneto Banca è passata da 75.708 a 87.989, con una crescita del 16,2%.
In miglioramento i coefficienti di solvibilità, con il CET 1 ratio che si è attestato al 9,6% contro il 7,3% (pro-forma Basilea III) del 31 dicembre 2013, mentre il Total Capital ratio è stato pari al 10,3% contro l’8,7% (pro-forma Basilea III) del passato esercizio e ha già beneficiato di ulteriori 20 bps grazie al collocamento, nel mese di febbraio 2015, di un’emissione di strumenti Tier II per Euro 50 milioni.
Questi indicatori sono destinati a migliorare di ulteriori 70 bps includendo l’effetto positivo previsto dai perfezionamenti:
 della cessione della quota di maggioranza detenuta in Banca IPIBI, la cui autorizzazione da parte della Banca d’Italia è stata concessa in data 25 febbraio 2015;
 della cessione della quota di maggioranza detenuta in BIM, la cui autorizzazione è in corso di esame da parte delle Autorità competenti così come comunicato in data 25 febbraio 2015.
La posizione di liquidità
Nel corso del 2014 la Capogruppo ha rimborsato 3,5 dei 4 miliardi di LTRO (Long Term Refinancing Operation) con scadenza a 3 anni, ottenuti nell’ambito delle operazioni straordinarie di rifinanziamento attuate dalla Banca Centrale Europea a dicembre 2011 e a fine febbraio 2012. In particolare, sono stati rimborsati 2,6 miliardi nel 2014 e ulteriori 900 milioni a inizio del 2015.
Con riferimento al nuovo programma di rifinanziamento TLTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations) della BCE, finalizzato all’erogazione di prestiti a favore di famiglie e imprese (settore privato non finanziario), il Gruppo ha ottenuto 979,3 milioni di Euro nel corso dell’esercizio 2014 e ulteriori 696,7milioni di Euro nel primo trimestre del 2015, per un controvalore complessivo di 1.676 milioni di Euro, che saranno destinati alla concessione di finanziamenti alla clientela del Gruppo.
I risultati economici
Il margine d’interesse si attesta a 512,5 milioni di Euro, segnando un calo dell’1,8% rispetto ai 522 milioni di fine 2013. Sulla dinamica del comparto ha pesato il livello minimo raggiunto dai tassi di mercato, che in media d’anno hanno segnato una riduzione di circa 20 b.p. dell’Euribor.
In flessione l’andamento delle commissioni nette, che passano dai 308,8 milioni di fine 2013 ai 288,4 milioni di fine 2014, registrando un -6,6%. Il margine d’intermediazione si attesta a 855 milioni di Euro.
Le spese amministrative hanno evidenziato una crescita del 6,5% su base annua, mentre le spese per il personale sono aumentate del 5%, scontando da un lato l’impatto degli accantonamenti al fondo esuberi per oltre 12 milioni di Euro e, dall’altro, gli importanti investimenti effettuati per lo sviluppo e il prossimo lancio della nuova offerta multicanale del Gruppo.
Il risultato netto del Gruppo risulta negativo per 968 milioni di Euro e sconta gli ingenti accantonamenti sui crediti e la svalutazione degli avviamenti.

Le prospettive per l’esercizio in corso
Nell’ultima parte del 2014 e nei primi mesi del 2015, in Italia la perdurante flessione dell’attività economica sembra essersi arrestata e alcuni accenni di ripresa sembrano emergere, nonostante il perdurare di persistenti fattori di incertezza politica ed economica.
Sempre a partire dagli ultimi mesi dell’anno scorso, le condizioni dei mercati finanziari sono migliorate ed è ritornata la fiducia degli investitori esteri. Le prospettive di redditività del sistema bancario italiano, previste in miglioramento per l’anno in corso, rimangono condizionate dall’andamento della qualità del credito e dalle incertezze relative al contesto economico comunitario e internazionale. Le aspettative di crescita dell’economia italiana e di uscita dalla recessione riflettono i benefici che dovrebbero derivare da una serie di fattori favorevoli, tra i quali l’importante calo del prezzo del petrolio, il forte indebolimento dell’Euro e gli effetti benefici che dovrebbero risultare dell’iniziativa di Quantitative Easing lanciata dalla Banca Centrale Europea nel mese di marzo del 2015, tesa a mantenere molto basso il costo del denaro.
Per il corrente esercizio, il Gruppo Veneto Banca considera primari gli obiettivi di rafforzamento, di una sempre migliore copertura dei crediti deteriorati, nonché di una maggiore efficienza della struttura organizzativa. La gestione dell’anno in corso, e dei successivi, si caratterizzerà anche per le attività connesse al nuovo Piano Industriale 2015-2017, approvato dal Consiglio di Amministrazione.
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Piano industriale triennale 2015/2017
Il Gruppo Veneto Banca, insieme all’approvazione dei risultati, comunica le iniziative strategiche aziendali e i principali obiettivi finanziari all’interno del nuovo Piano Industriale 2015-2017 (oggetto di un comunicato stampa specifico che sarà pubblicato a giorni). In particolare, tale Piano individua quattro direttrici strategiche mirate a generare una maggiore spinta sui mercati e una migliore gestione del portafoglio clienti (focus su Retail, Small Business, Corporate, Private e Bancassurance), un attento presidio della struttura dei costi, dei rischi, e della struttura societaria. Particolare attenzione verrà riposta sul progressivo contenimento del costo del credito.
L’obiettivo dichiarato del Piano è il raggiungimento al 2017 di un ROTE al 7,2%, grazie a un pronto recupero della redditività economico-finanziaria già a partire dal 2015.
Il 2015 rappresenta, infatti, il primo anno del Piano industriale, durante il quale verranno attivati gli investimenti previsti e i primi oneri non ricorrenti con benefici, che verranno rilasciati nel corso del triennio. Il costo del credito è atteso in miglioramento già rispetto al 2014.
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Il progetto di bilancio d’esercizio e di bilancio consolidato di Veneto Banca riferiti al 31 dicembre 2014 saranno messi a disposizione degli azionisti e del mercato presso la sede sociale e saranno resi disponibile sul sito internet www.venetobanca.it nei termini di legge.
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Il signor Stefano Bertolo, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Veneto Banca s.c.p.a, dichiara, in conformità all’art. 154-bis, comma 2, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

 

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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