Venetisti, la lista di "Indipendenza noi Veneto con Zaia" e le firme di "Indipendenza Veneta"
Sabato 2 Maggio 2015 alle 21:24 | 0 commenti
Gli indipendentisti e autonomisti in corsa alle prossime elezioni regionali in Veneto si sono frammentati, come consuetudine, in diverse liste: dopo quella a sostegno di Alessandra Moretti, a rendere noti i candidati vicentini (vedi qui i nomi) è "Indipendenza noi Veneto con Zaia"; mentre correrà per il candidato presidente Alessio Morosin Indipendenza Veneta che annuncia di aver raggiunto "il massimo delle firme in tutte le Province" (vedi qui i nomi in lista).
La nota di Indipendenza Veneta:
Contro tutto e contro tutti, o quasi. Sicuramente contro l’oscurantismo di parte dei media - per cui è già partito un esposto al Corecom per la disparità di trattamento - i sondaggi che non corrispondono ai numeri reali, i boicottaggi vari ed eventuali.
“Ad arrivare a circa 20.000 firme, superando in ogni circoscrizione il massimo stabilito - spiega Alessio Morosin - ci hanno pensato i Veneti che credono all’indipendenza.
Prima di tutto i cittadini che si sono recati apposta nei Comuni per firmare, quelli che hanno cercato il vero simbolo dell’indipendenza ai gazebi, quelli che, numerosi, hanno partecipato alle serate organizzate dal lunedì alla domenica dal nostro movimento per poi andare, la mattina dopo, a raccogliere le firme ai mercati con gli autenticatoriâ€.
E non è stato nemmeno difficile, anzi. Nessun “legame†che potesse evitare la raccolta massiccia di firme toccata anche al M5S, Indipendenza Veneta ha scommesso su se stessa. Ha vinto anche contro le regole che, sono in molti a pensarlo, sono state messe per far fuori il movimento. E ha vinto anche quand’è stato il momento di depositarle, quelle firme. In un turn over che è durato dalle 23.00 del 30 aprile alle 8.00 del 1 maggio, i soci di Indipendenza Veneta hanno presidiato i tribunali e depositato per primi i documenti in ognuna delle sette province del Veneto.
“La squadra di Indipendenza Veneta non teme nulla ed è in campo per vincere la sfida della storia! Grazie a tutti davvero! Mi avete emozionato! Vi abbraccio ognuno personalmente! Alessioâ€. Questo il messaggio apparso il 1 maggio nella pagina Facebook del movimento, che in poche ore ha visto un’impennata dei like.
Molti i commenti, tra cui parecchi “Adesso votoâ€, motivati dai due tormentoni che condizionano e qualificano la campagna elettorale di Indipendenza Veneta: il 58% di preferenze al referendum sull’indipendenza e l’ “1su 226â€, ovvero Morosin unico consigliere regionale che già sei anni fa ha rinunciato al vitalizio.
“E’ un momento importante per tutto il movimento di Indipendenza Veneta – prosegue Morosin – a questo risultato siamo arrivati da soli, senza protezione dei partiti, senza gli escamotage usciti dal cilindro di svariati gruppetti, nonostante la nostra campagna “poveraâ€, depauperata anche dell’equa visibilità perché ci stanno oscurando. Un risultato meraviglioso proprio per questoâ€.
Tra gli endorsment al movimento, vanno sicuramente citati due post di Marco Bassani, storico delle dottrine politiche italiane: “Cari amici veneti: se vi sta a cuore l’indipendenza c’è solo Morosin. Per tutto il resto c’è Renzetti, Zaiatalia e Passerosiâ€. E ancora: “L’Italia non esiste: è una regione convenzionale tenuta insieme solo dalla geografia e dalla tirannia fiscaleâ€.
“Un doveroso ringraziamento – conclude Morosin – va a tutti coloro che hanno permesso il raggiungimento dell’obiettivo: grazie a tutti e ancor più al Primo Consigliere Michele Favero, al primo coordinatore Daniele Baratella e a Nico Gaiani, che ha coordinato i presidi notturni come meglio non si poteva fare. E questo è solo l’inizioâ€.
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