Variati in Regione come Balotelli al Milan. E i "destini" incrociati di Bulgarini e Dalla Pozza
Venerdi 26 Luglio 2013 alle 02:11 | 1 commenti
Per alcuni è solo fantapolitica, politica da bar. E allora il periodo è quello giusto, visto che l’estate è la stagione in cui nelle trasmissioni televisive e sui giornali impazza il calciomercato. Sì, molti possono far notare che spesso si tratta di fantamercato calcistico, ma anche il passaggio di Mario Balotelli al Milan sembrava un’ipotesi stralunata, fuori da qualsiasi possibilità concreta pochi mesi fa. E invece…
Ci sono diversi indizi politici che conducono alla possibile candidatura di Achille Variati alla Presidenza della Regione nell’aprile 2015.
In Veneto, come nelle altre Regioni settentrionali, la Lega Nord si sta sgretolando in termini di consensi; ma le idee politiche che negli anni passati hanno fortificato il partito leghista, spingendolo a padroneggiare incontrastato il centrodestra negli ultimi vent’anni, rimangono ben saldi nella maggior parte degli elettori.
Variati lo sa bene e come insegna il collega Matteo Renzi, "lapidato" da alcuni compagni di partito per aver detto di voler conquistare i voti degli elettori di destra, per vincere bisogna puntare a spostare il consenso dell’elettorato meno incline a un voto di fedeltà a un unico partito.
E allora cosa c’è di meglio che stringere una forte alleanza politica e amministrativa con il sindaco di Verona Flavio Tosi, icona del leghismo 2.0, e renderla pubblica attraverso foto e articoli sui giornali?
Sulla stessa linea frasi ad effetto “sceriffo†verso gli immigrati come “via da Vicenza i delinquenti che infettano la città †e la recente notizia della mano tesa alla Lega Nord in consiglio comunale.
Senza dimenticare i vigorosi attacchi all’attuale Giunta regionale sul caso Ipab di Vicenza.
E ripensando alle parole di Variati alla conferenza stampa sulle linee programmatiche del suo mandato “i prossimi cinque anni sono invece nelle mani dei consiglieri e di Dio†bisogna solo aspettare la divina provvidenza… del Partito Democratico Veneto visto che l’ipotesi di una candidatura “variatianaâ€Â sembra stia cominciando a prendere sempre più quotazione per affidarsi a un amministratore esperto e soprattutto vincente. Soprattutto per non ripetere candidature come quella di Giuseppe Bortolussi, direttore dell'ufficio studi della Cgia di Mestre e apprezzato analista nei salotti televisivi di Bruno Vespa, ma uomo arrivato da Marte nel 2010 per la maggior parte dei cittadini-elettori veneti.Â
Infine, nessun problema per superare lo scoglio della dichiarazione di Variati stesso di voler durare cinque anni come sindaco: c’è già pronta in facsimile la lettera che hanno scritto ai loro concittadini i due sindaci diventati pochi mesi fa ministri, Graziano Delrio e Flavio Zanonato:
“Un grande onore e responsabilità a cui sono stato chiamato improvvisamente. In queste ore così convulse ho cercato di rassicurarvi ribadendo la mia intenzione di non dimettermi dalla carica di sindaco ed in ogni caso di rimanervi vicino. La legge prevede sia l’istituto delle dimissioni sia la procedura di decadenza del sindaco. Le dimissioni comportano lo scioglimento del consiglio comunale e della giunta ed il commissariamento della città fino alle elezioni della primavera prossima. La procedura di decadenza consente all’amministrazione comunale eletta di proseguire il suo cammino per i mesi che rimangono con gli organi democraticamente eletti e con la giunta e il programma che hanno ottenuto la fiducia dei cittadini.â€
E nel caso in cui riuscisse nell’impresa di scalzare Zaia dalla Presidenza regionale, Variati potrebbe scegliere tra due strade: affidare la città al vicesindaco, Jacopo Bulgarini d'Elci, che, pur non eletto dai cittadini, sarebbe il suo "interprete" eletto, oppure portarlo nel suo staff a Palazzo Balbi, anche per sgombrare il campo dai dubbi di valenza democratica di un successore "nominato" nei corridoi di Palazzo Trissino e non scelto dagli elettori nelle urne.
Nel qual caso si spalancherebbero le porte per una candidatura anticipata a sindaco di Antonio Marco Dalla Pozza, renziano come Variati e uno degli assessori più apprezzati e più votati alle ultime elezioni per quello che sarebbe il suo ultimo mandato amministrativo, come ha dichiarato egli stesso poche settimane fa.
Salvo chiamate superiori ... Â
Come quella di Balotelli al Milan.Â
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