Variati vende i gioielli
Mercoledi 23 Novembre 2011 alle 23:13 | 0 commenti
Riceviamo da Italo Francesco Baldo, presidente di Impegno per Vicenza, e pubblichiamo.
La notizia a caldo è quella che fa rabbrividire: il Sindaco di Vicenza ha venduto i gioielli. Il ferale annuncio è stato dato già da alcuni giorni e finora non vi sono che commenti ufficiali, pochissimi quelli che sottolineano la grave perdita; una perdita di quelle che la città non sa bene come prendere. C'era necessità di far cassa? Sì, ma non si vende mai tutto insieme il patrimonio, si procede con cautela, talora aspettando tempi migliori, magari si supera la crisi, magari si riesce a risparmiare da qualche altra parte.
NO! Tutto e subito, così ha pensato il Sindaco di Vicenza e via, un taglio netto e preciso alla riserva di gioielli. Le quote dell'autostrada, San Rocco e così via, e che beneficio ne ricaverà Vicenza? Una parte è comunque bloccata, il resto va in vari investimenti si dice, Ma era proprio necessario vendere? A questa domanda non c'è riposta, anzi, si teme che il denaro incassato non finirà certo per acquistare beni durevoli, beni che aumentano il patrimonio di Vicenza, ma sono solo soldi da spendere. Non si tiene nemmeno presente che le minime quote residue in Autostrada, ora in mano privata, non avranno per Vicenza nessun valore. Vicenza non potrà chiedere nulla alla società Autostrade. Così, dopo il prolungamento di Via Moro, bloccato dal primo governo Variati, anni fa, avremo il blocco della tangenziale, che forse, possedendo quote Autostrada, magari si poteva costruire. Il poco che è rimasto dei gioielli non consentirà a Vicenza alcun peso nella Società Autostrade. Forse si poteva operare, come fanno le brave donne di famiglia, vendendo i gioielli un po'alla volta e destinando il ricavato non a "beni di consumo", ma a qualche cosa di solido, che magari consentisse di avere più di quello che si ricavava. Ma per fare ciò occorre una potenziale capacità imprenditoriale, un'attenzione vera al bene della città . Così resteremo con il Sindaco senza gioielli e con nessun capacità di riprodurre quel bene che si possedeva. Le ragioni di tanta fretta forse sarebbero da indagare, e non basta dire che si spenderanno, perché si teme e forse non a torto, che servano più per la campagna elettorale che non a dotare la città di qualche cosa di veramente importante. La città di Vicenza merita un impegno diverso e forse magari più condiviso anche dalla stessa attuale maggioranza, che, mi pare, sia sempre all'oscuro di quanto decide il Sindaco e deve solo plaudire alla perdita dei gioielli, magari per compiacenza spendendo anche qualche parola di dolore.
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