Variati si insedia, rush per le nomine di giunta
Venerdi 31 Maggio 2013 alle 15:28 | 0 commenti
Il neo sindaco di Vicenza, il democratico Achille Variati, stringe la mano ad un cicloturista svizzero in abbigliamento tecnico sotto la loggia del Capitanio in una piazza dei Signori su cui incombono nuvole in assetto da pioggia. Con questo ultimo fotogramma si chiude la pellicola della proclamazione preliminare degli eletti in consiglio dopo la chiusura del voto amministrativo del 26 e 27 maggio che in città ha riconfermato al primo turno la maggioranza uscente di centrosinistra.
In realtà la presa d'atto del risultato delle urne e delle determinazioni della commissione elettorale centrale era cominciata un po' prima, alle 12,30 in sala stucchi, dove il segretario comunale Antonio Caporrino aveva dato pubblica lettura dei verbali che disegnavano la nuova geografia della assise consiliare: presenti i consiglieri di maggioranza che hanno scandito con un applauso ogni nome della stessa maggioranza. Poi è toccato a Variati prendere la parola per un discorso flash nel quale ha ringraziato tutti i candidati a sindaco, tutti i candidati consiglieri e i consiglieri del «mandato appena trascorso», auspicando anche con le minoranze «un confronto serrato ma sulle cose e non improntato all'ostruzionismo fine a se stesso». Parole con le quali l'insediamento del capo dell'esecutivo è diventato ufficiale.
Verso l'una poi il drappello dei presenti, una cinquantina in tutto, si è spostato in piazza dei Signori dove il sindaco ha reso omaggio alle lapidi commemorative del risorgimento e della resistenza. In ultimo ha scambiato quattro chiacchiere con i neo-eletti, con foto di rito e stretta di mano, rigorosamente fuori programma, con alcuni cicloturisti svizzeri di passaggio proprio davanti la loggia del Capitanio (in foto).
Rimane sospeso a questo punto un solo adempimento formale, ovvero la proclamazione ufficiale del sindaco e della assemblea municipale che si terrà durante il primo consiglio comunale, la cui data è ancora da stabilire. Cosicché sul tavolo del primo cittadino quindi ora c'è in bella vista l'agenda politica dalla quale dovrebbero uscire i nomi degli assessori. Stamani il vociare ed i brusii dei neo-eletti erano unanimi. Il primo cittadino avrebbe già scelto o avrebbe già in mente l'intera squadra dell'esecutivo. Tuttavia il nodo principale riguarda «l'imprevista» affermazione del Pd (quasi 30%) che ha in qualche modo offuscato «il pur lusinghiero» risultato della lista che porta il nome di Variati; lista attestatasi sotto, virgola più virgola meno, di dieci punti percentuali rispetto alla «cugina democratica». A tale novità si lega in modo indissolubile la performance dei singoli candidati del Pd i quali hanno raccolto «una messe di voti personali» a partire da quelli, oltre il migliaio, finiti nello scrigno di Isabella Sala, ormai ribattezzata «miss preferenza». Una prova di forza che «potrebbe convincere» il sindaco a considerare la stessa Sala come papabile per la giunta «pur con qualche mal di pancia dovuto ad un capo dell'esecutivo che sperava in un migliore risultato della compagine che portava il suo vessillo personale».
Ed un altro nodo da sciogliere per Variati è quello dell'Udc. L'entourage del primo cittadino non nasconde che quest'ultimo abbia trovato negli anni passati «un buonissimo feeling» con l'attuale assessore uscente dell'Udc Massimo Pecori (delega ai quartieri, al patrimonio e agli affari legali). Un assessore che però in termini di preferenze è stato soverchiato dall'outsider Daniele Guarda, molto attivo e conosciuto nella zona nord di Vicenza. Una riconferma di Pecori potrebbe creare malcontento in quel pezzo della base dell'Udc che vede in Guarda una figura «nuova, competente e vicina al territorio». Ad ogni modo le ultime indiscrezioni di palazzo parlano di un Variati che già tra oggi e domani potrebbe sciogliere ogni riserva sulla composizione della giunta.
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