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Variati per una città più unita intorno alle necessità fondamentali di chi ha più bisogno

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 11 Maggio 2013 alle 13:30 | 0 commenti

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«Anche nei prossimi 5 anni il mio impegno, se sarò eletto - esordisce Achille Variati nel suo incontro con la stampa -, il welfare "cittadino" sarà il mio impegno fondamentale anche se il panorama nazionale delle risorse che saranno disponibili è sempre più cupo». In quest'ambito, con Giovanni Giuliari presente e palesemente concorde, il sindaco uscente ricandidato per la conferma lancia una serie di slogan sintetici per rendere chiari i suoi propositi (a seguire* nella sua nota).

Precisa, quindi, che  «è necessario che i soldi vadano veramente a chi ne ha bisogno, è fondamentale collaborare con associazioni e cooperative sociali per non drenare quattrini per sovrastrutture non indispensabili, bisogna esaltare il ruolo del volontariato civico anche con modalità innovative (dando spazio a una sorta di "assistenza sociale di vicinato", allo spreco zero soprattutto del cibo, ...), serve migliorare l'assistenza alla disabilità, che per i servizi essenziali deve essere gratuita, bisogna fare in modo che l'ospedale S. Bortolo riceva una considerazione maggiore di quella attuale con integrazione ed esaltazione del ruolo anche del San Bortolo 2 previsto nell'area Rodolfi».

Dopo la ricorrente lamentela, non solo di Variati per Vicenza ma anche del presidente regionale di Confindustria Roberto Zuccato per il Veneto, sulla rispettiva scarsa considerazione ai livelli politici superiori di Vicenza (nel caso specifico i minori "contributi" regionali al S. Bortolo) e del Veneto (pochi rappresentanti nel governo nazionale), a domanda il candidato sindaco risponde: «è indubbio che serva un maggior collegamento verso che ci rappresenta in regione e a Roma e io assumo l'impegno do riferire costantemente di cosa faranno e non faranno a Venezia e Roma i nostri eletti».

E, proposta finale di Variati, «chi riceve il dovuto aiuto nel bisogno, specialmente quando è senza lavoro, verrà incanalato verso forme di "restituzione" alla comunità di quanto ricevuto sotto forma di attività da lui svolte quando ciò sarà sanitariamente e psicologicamente possibile e fintanto che non sarà rientrato nel mondo del lavoro».

La parola d'ordine odierna, sintetizza il candidato Variati, è la parola «alleanza». 

 

*Nota ufficiale

Variati 2013 - Sociale: "Priorità è aiutare i vicentini 'DOC' che non arrivano a fine mese. E poi controlli contro i furbetti"

Vicenza - "Stiamo vivendo anni di crisi, con tutte le gravissime implicazioni sociali, economiche, familiari che essa comporta. In questi anni il sociale è stato al centro delle nostre politiche: come attenzione, lavoro, investimenti, bilancio. Anche perché in una terra ricca come la nostra, fino a 5 anni fa parlare di sociale significava parlare quasi solo di marginalità e di stranieri. Oggi, il sociale è chiamato ad occuparsi in misura crescente e maggioritaria di vicentini 'DOC' che non arrivano alla fine del mese". Con questa premessa il sindaco Achille Variati ha questa mattina presentato alcune proposte nell'ambito della campagna tematica "C'è una città più unita" in tema sociale. Capitolo per il quale l'Amministrazione si è in questi anni spesa con un impegno forte e concreto come testimoniano i numeri: dai 10 milioni e mezzo di euro l'anno di aiuti sociali all'aumento del 70% dei contributi sociali alle famiglie in difficoltà fino ai 6500 cittadini assistiti.
"E così sarà nei prossimi anni: nessuno verrà lasciato solo - ha ribadito Variati - Questo è l'impegno che ci assumiamo per il futuro. Perché sul sociale, nel tempo della crisi, la battaglia è per reggere, per riuscire a tenere, a confermare gli impegni, i programmi, gli aiuti. Soprattutto in una fase in cui lo Stato e le Regioni continuano a tagliare. I Comuni sono rimasti l'ultimo baluardo di resistenza per la tenuta sociale della comunità locale, dei bisogni, delle marginalità, delle non-autosufficienze. E noi lo faremo. Con azioni concrete. Per migliorare il grande impegno portato avanti in questi anni voglio che i soldi siano assegnati solo a chi ne ha davvero bisogno. E per questo renderemo più efficiente il sistema anche per controllare e verificare che le risorse vadano verso il vero bisogno. Dobbiamo attuare una grande alleanza per il sociale di tutte le associazioni, le cooperative, gli attivismi e il volontariato che operano nel settore. Basta frammentazioni. Basta autoreferenzialità. Più coordinamento. In questo senso promuoveremo un ricorso ancora maggiore e più organico al volontariato civile. Da organizzare con le forze vive di chi ha voglia di impegnarsi e di aiutare. Impegnando le risorse dei tanti meravigliosi volontari vicentini, ma anche di chi va in pensione e ha energie e competenze, in una rete organizzata. Ad esempio per seguire e monitorare i circa 5200 ultra 75enni di cui il Comune ha una mappatura precisa. Serve poi diffondere la responsabilità nella lotta agli sprechi: cibo e risorse non possono più essere sprecati. In questo senso possiamo mutuare esperienze di successo fatte da associazioni e soggetti sociali per il recupero di cibo (ovviamente in condizioni adeguate) da ristoranti e mense, per non sprecare niente e dare a chi non ha anziché gettare via il superfluo".
"Sul fronte della sanità le parole d'ordine devono essere: modernizzazione, efficienza, crescita delle strutture ospedaliere - ha aggiunto Variati - Siamo e saremo al fianco dell'Ulss per potenziare le strutture. Ma dobbiamo vigilare: l'ospedale di Vicenza ha avuto meno di tante altre strutture. Eppure è una struttura di eccellenza, tra le più importanti del Veneto. Avanti, poi, con l'ospedale nuovo, cioè ampliato al di là di via Rodolfi per creare spazi nuovi e più funzionali. C'è poi il capitolo della non autosufficienza nella terza età: la Regione deve sbloccare l'accordo di programma dell'Ipab: da questo dipende il futuro per questo settore fondamentale per garantire dignità delle persone".
"Da ultimo - ha spiegato Variati - chi viene aiutato dal Comune (perché senza lavoro) verrà anche chiamato, se può farlo perché le sue condizioni fisiche lo permettono, a 'restituire' in termini di lavoro volontario a favore della comunità. Ridefiniamo così l'aiuto sociale: non in termini di assistenzialismo ma di aiuto della comunità al singolo in una logica mutualistica, in cui l'aiuto dato viene 'ripagato'".

 

Leggi tutti gli articoli su: Achille Variati, Welfare, Elezioni amministrative

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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