Variati: il federalismo municipale proposto, se approvato, cosa cambierebbe?
Giovedi 3 Febbraio 2011 alle 19:41 | 0 commenti
Achile Variati, Comune di Vicenza - "Ai sindaci non interessano le schermaglie dei partiti: vogliamo solo gli strumenti per poter garantire i servizi essenziali ai nostri cittadini. Il rischio è che la medicina arrivi a paziente morto".
"Alla stragrande maggioranza dei sindaci interessano gran poco le logiche proprie dei partiti e le battaglie politiche in corso a Roma - commenta il sindaco Achille Variati, nella veste anche di presidente dell'Unione tra i Comuni della provincia di Vicenza, alla notizia della ‘bocciatura' del federalismo in Bicamerale" .
"A noi sindaci - continua Variati -, che dobbiamo dare risposte concrete ai cittadini in termini di servizi e di lavori, interessano piuttosto meccanismi normativi che ci diano respiro finanziario, che ci è stato tolto, così com'è impostato, dal patto di stabilità . E ce lo ha tolto in modo iniquo trattando allo stesso modo Comuni virtuosi, come quelli vicentini, e Comuni spendaccioni: c'è chi infatti per consulenze ha nel proprio bilancio mille euro e chi ne ha milioni".
"Nessuno dei Comuni vicentini sperpera denaro - aggiunge Variati -. Così però non si può andare avanti perché finiremmo per intaccare i servizi essenziali per i cittadini. Per questo l'Unione tra i Comuni della nostra provincia organizzerà presto un incontro diretto a tutti i sindaci del Vicentino, in cui analizzeremo nel concreto che cosa il federalismo municipale proposto, se approvato, comporterebbe per i nostri Comuni. Ora che abbiamo il testo finale infatti - spiega il sindaco - vogliamo capire cosa cambierebbe non in un futuro imprecisato, ma fin da quest'anno e poi nel 2012 e nel 2013, sia per un Comune medio come Vicenza, sia per un Comune piccolo. Solo dopo prenderemo posizione, perché non vogliamo perderci nel teatrino della politica - ribadisce Variati -, ma vogliamo invece mantenere una sana concretezza".
"Perché allo stato attuale l'unica certezza che abbiamo è sui pesantissimi tagli che già quest'anno, e ancora di più nei prossimi due, il Governo ci impone - approfondisce il sindaco -: per Vicenza, meno 3,5 milioni di euro di trasferimenti nel 2011 e oltre 5 milioni in meno sia nel 2012 che nel 2013. In tre anni quasi 15 milioni di euro ci verranno a mancare. Non dimentichiamo che dai Comuni dipendono non solo servizi essenziali per i cittadini, a rischio di taglio già oggi, ma anche investimenti in opere pubbliche essenziali per l'economia locale e nazionale. E se la 'medicina' del federalismo municipale arriverà a regime solo nel 2014, come sembra, c'é da capire se la cura sarà sufficiente o se verrà somministrata quando il paziente ormai é morto".
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