Variati il 17 a Roma al direttivo Anci sulla manovra. Tagli sul triennio e lotta comune all'evasione
Lunedi 14 Giugno 2010 alle 16:10 | 0 commenti
Oggi la "chiacchierata" programmata col sindaco nel suo ufficio a Palazzo Trissino si è incentrata sulle proposte che giovedì Achille Variati porterà a Roma al Consiglio direttivo dell'Anci di cui fa parte e che è stato convocato per elaborare quanto da sottoporre al Governo per gli aggiustamenti alla manovra reputati necessari dalle Amministrazioni comunli d'Italia.
"Parteciperò - ha detto Achille Variati - perché è un momento importante per esprimere pareri al Governo dopo l'elaborazione della sua manovra economico-finanziaria. Senza cedere allo sport nazionale della lamentela e del pianto, porterò 2 idee/proposte semplici e concrete alla presidenza nazionale e che già oggi anticiperò al presidente Sergio Chiamparino.
La prima è che i calcoli di riferimento per i tagli e per il patto di stabilità si facciano non rispetto al 2009 ma al triennio 2007-2009. In questo modo verrebbero premiati i Comuni che hanno attuato una gestione più virtuosa nel triennio senza penalizzarli per essere stati corretti già nell'ultimo anno. Non sarebbe un vantaggio grandissimo, ma sarebbe un segnale importante. Il sottosegretario del Governo competente per l materia, Luigi Casero, anche qui a Vicenza ci ha assicurato che se la proposta arriverà dall'Anci ci sono buone probabilità che venga accolta con un emendamento.
La seconda proposta, visto che, stante il momento, è da escludere ogni azione sulle imposte locali, anche se ciò fosse autorizzato dal Governo, nasce dal dato dell'evasione fiscale, che è stimata in almeno 120 miliardi di euro, e dall'obiettivo che si è posto il Governo di recuperarne almeno il 10% in 2 anni, cioè 12 miliardi di euro. La mia proposta, quindi, è che dai Comuni possa e debba arrivare una collaborazione forte alla lotta all'evasione dando accesso alle istituzioni tributarie a dati in possesso dei comuni stessi (bollette, catasto, etc.) e che, opportunamente incrociati, possono aiutare a snidare gli evasori. Detto questo chiederò che ai Comuni venga riconosciuto non meno del 30% di quanto così recuperato, cioè circa 3.6 miliardi almeno, che rimpiazzerebbero nei due anni i circa 3 miliardi di tagli imposti dal Governo alle Amministrazioni locali. Questi denari tornerebbero, quindi, alla comunità a cui sono stati (mal)tolti e contribuirebbero a poter costruire dei bilanci che guardino un po' non solo ai doverosi tagli ma anche a investimenti che possano dare un contributo alla crescita. Il meridione in quest'ambito di lotta all'evasione avrebbe ancora maggiori margini di intervento e l'operazione sarebbe vantaggiosa anche per loro, oltre che per lo Stato. Ho già parlato col sindaco di Padova, Zanonato, parlerò con quello di Verona, Tosi, e insieme a loro e a tanti altri conto di promuovere queste due proposte che sono di tipo positivo e costruttivo, non certo solo ispirate ai pianti generici e senza costrutto"
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