Variati e Vezzaro scrivono a Monti: più poteri per fare i bacini
Martedi 13 Novembre 2012 alle 14:25 | 0 commenti
Sul grande summit per l'emergenza alluvione di questo pomeriggio a Caldogno peserà anche l'ipoteca messa nero su bianco dal sindaco di Vicenza Achille Variati che stamani da palazzo Trissino ha inviato una breve lettera aperta al governatore veneto Luca Zaia e al premier Mario Monti. Una lettera in cui si chiedono due cose principali. Uno, che palazzo Chigi affidi allo stesso Zaia poteri speciali per realizzare le opere di salvaguardia. Due, che in base alle leggi vigenti sulla protezione civile e sulla legge obiettivo si deroghi alle disposizioni ordinarie su procedure di esproprio e appalti.
Si tratta di un monito inviato non solo al governo ma anche al presidente della giunta «affinché la regione in primis si assuma le sue responsabilità ». Stasera infatti al forum di Caldogno oltre che al sindaco del piccolo centro dell'hinterland berico Marcello Vezzaro sarà presente lo stesso Variati. Con loro i rappresentanti delle categorie agricole e l'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte, leghista e compagno di partito di Zaia.
Ed è su questi ultimi due che da giorni si concentra il fuoco di fila delle polemiche. Da giorni Diego Meggiolaro, presidente della Coldiretti berica, va ripetendo che a palazzo Balbi l'accordo è pronto da febbraio: «60mila euro ad ettaro» è il risarcimento agli agricoltori per realizzare il bacino di espansione a Caldogno. I quali per quella cifra si impegnano a non chiedere l'indennità di allagamento. «Poi però tutto si è arenato negli uffici dell'assessorato, dopo che da questi è uscita una proposta economica pari ad un terzo di quanto pattuito inizialmente» attacca lo stesso Meggiolaro.
Variati oggi, spiegando che la lettera è firmata anche da Vezzaro, rispetto ai ritardi che secondo la Coldiretti si sarebbero accumulati a causa della regione, in evidente imbarazzo, non ha voluto pronunciarsi «per non compromettere l'incontro di questa sera» fatto salvo il concetto «che la giunta in materia ha certamente una sua opinione».
Rimane comunque la questione degli eventuali affidamenti per i lavori. Se il governo garantirà procedure in deroga alla legge vigente si potranno evitare le gare europee: con tempi più celeri ma anche col rischio che tra subappaltatori e sub-fornitori si insinuino soggetti legati al crimine organizzato. La preoccupazione l'aveva espressa ieri il commissario alla emergenza alluvione Perla Stancà ri quando è venuta in visita al sindaco Variati. Una preoccupazione cui la stessa Stancà ri aveva dato risposta sollecitando tutti i soggetti istituzionali alla massima vigilanza anche in termini di controlli antimafia. Dal canto suo Variati (ritratto in foto in sala Bernarda) ha precisato che proprio nel caso di eventuale deroghe il miglio controllo «è quello della totale trasparenza e pubblicità degli atti».
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