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Fuori i politici da municipalizzate e affini. Questo era stato il grido di battaglia lanciato in campagna elettorale e fino a pochi mesi fa dal sindaco di Vicenza Achille Variati del Pd. Ma col tempo se ne va la memoria e chi ti nomina Variati a capo di Sit, controllata da Aim? Un politico. Tal Maurizio Scalabrin, compagno di partito, consigliere comunale a Montecchio Maggiore e candidato sindaco trombato dagli avversari Leghisti. In parte c'era da aspettarselo visto che proprio Scalabrin qualche tempo fa sui media locali s'era dichiarato più volte disponibile ad intraprendere un percorso alla Sit, azienda di igiene ambientale con trascorsi giudiziari burrascosi.

E nemmeno va dimenticato che Paolo Colla, predecessore dimissionario pre Scalabrin, in questi giorni è sotto attacco del centrodestra (quì l'esposto in Procura, ndr) perchè comune e Aim non rivelano il totale dei suoi emolumenti come i dettagli che hanno portato alla nomina ad addetto stampa di San Biagio, tal Silvio Scacco da Tva. Tant'è che proprio il Gruppo Aim si affretta a ricordare che quella di Colla era una posizione ad interim. In un Paese in cui nulla è più definitivo del provvisorio ci sarebbe da ridere... o da piangere. Citando Franz Cossiga la situazione è grave ma non è seria. E così uno si chiede: a che pro Colla accetta l'incarico in Sit se poi se ne va poco dopo? Per caso esiste un'attinenza tra il posto al sole concesso al trombato Scalabrin e l'avvicinarsi del voto provinciale che potrebbe vedere lo stesso Scalabrin candidato di spicco? Speriamo per lui che venga trombato anche nella corsa a palazzo Nievo o magari al parlamento. Perchè se a una sconfitta a Montecchio corrisponde una nomina così, davanti a una sconfitta alle provinciali o alle politiche che poltrona arriverà? Vi.abilità? Veneto Strade? Magari l'Eni.