Variati commenta le dimissioni Ipab
Lunedi 16 Novembre 2009 alle 18:31 | non commentabile
Comune di Vicenza
Ipab, il sindaco Variati: "Dimissioni tardive e irrilevanti. Il prossimo cda sarà diverso: meno membri, meno compensi e nessuna logica di partito"
Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, commenta le dimissioni annunciate oggi da altri tre membri del cda dell'Ipab Salvi-Trento. "Si tratta di dimissioni tardive e ormai irrilevanti - sottolinea il sindaco -. Se avessero avuto a cuore la tranquillità dell'ente e il benessere degli anziani, i consiglieri si sarebbero dovuti dimettere nel momento in cui è emersa un'irreversibile spaccatura con il presidente che loro stessi avevano eletto, evitando il caos vergognoso che ne è seguito. Invece è dovuta intervenire la Regione, anche dopo le nostre sollecitazioni, per mandare un commissario che aveva già sostanzialmente messo in mora il cda nominato dal mio predecessore Hullweck".
"Sulla vicenda del casale di Longara che ha finito per travolgere l'attuale vertice Ipab - precisa Variati - parlano i fatti: ricordo che è stata la lettera del Comune a scrivere la parola fine sul progetto, mentre il cda si era limitato a chiedere approfondimenti sull'affare, come testimonia il verbale della loro riunione. Per cui trovo inopportuna e un po' penosa questa coda polemica contro l'amministrazione. Sarebbe stata meglio un'uscita di scena più sobria".
"Quando potrò nominare un nuovo cda - conclude il sindaco - darò seguito con i fatti a quello che ho promesso in consiglio comunale, quando avevo chiesto, inascoltato, ai consiglieri dell'Ipab un passo indietro nel segno della responsabilità . Lo ribadisco oggi: il prossimo cda sarà profondamente diverso da quello attuale, che termina la sua esperienza travolto dalle polemiche. Se riuscirò come spero a far modificare lo statuto, avrà meno membri, perchè nove consiglieri sono un'enormità incomprensibile per i cittadini. Di sicuro avrà meno compensi, perchè anche qui è ora di tornare alla sobrietà nei comportamenti pubblici. E non risponderà a logiche di partito, a differenza di quello che oggi chiude la sua parabola, con le sue spartizioni di posti tra le forze politiche della ex maggioranza".