Quotidiano |

Variati alla Procura: Di fronte all'alluvione non siamo rimasti con le mani in mano

Di Enrico Soli (caporedattore) Venerdi 12 Novembre 2010 alle 17:44 | non commentabile

ArticleImage

Achille Variati, Comune di Vicenza  -  "Di fronte all'alluvione non siamo rimasti con le mani in mano". Determinato a dimostrare che quanto era nelle possibilità dell'Amministrazione comunale è stato fatto, il sindaco Variati (a seguiree video), dopo l'apertura di un fascicolo sull'eventuale ritardo nel lanciare l'allarme il 3i ottobre)  si è recato volontariamente in Procura per depositare sessanta pagine di documentazione sulle operazioni compiute nella notte tra domenica 31 ottobre e lunedì 1° novembre.

Assieme a lui oggi in conferenza stampa c'erano l'assessore Pierangelo Cangini, titolare della "protezione civile e prevenzione", e il segretario generale deo Comune stesso. Questa la versione del Comune: "C'è un giallo da chiarire, perché io non accetto scaricabarili- ha spiegato il primo cittadino - Non è vero che il dirigente del Dipartimento Territorio ingegner Vittorio Carli ha ricevuto sul suo numero di servizio migliaia di sms come pubblicato sulla stampa. Così come non è vero che il primo avviso del Genio Civile a Carli è avvenuto alle 16.30". In effetti il dirigente comunale dichiara di aver ricevuto la prima telefonata di segnalazione dal geometra Romito alle 21, con livello del Bacchiglione a 4 metri a Ponte degli Angeli. Quanto basta- secondo il Piano di emergenza comunale aggiornato pochi mesi fa - per far scattare il preallarme. Così fa Carli, che subito allerta Cangini. Iniziano quindi tutte le operazioni del caso, consistenti per lo più nella distribuzione di sacchi di sabbia. Il racconto di Variati ricorda certe sceneggiature di film sulle catastrofi, dove i protagonisti si preparano ad un evento di cui però non conoscono ancora la portata. "Non ci attendevamo questa tragedia perché non avevamo la consapevolezza di cosa stava per succedere a Vicenza" dirà in seguito il sindaco. Alle 21.40 viene chiesto e ottenuto il prolungamento dell'orario di servizio della Polizia Locale oltre le 24. Il comandante Rosini garantisce la presenza in zona Ponte degli Angeli di due pattuglie. Alle 22 il Bacchiglione ha raggiunto i 4.70 metri: secondo regolamento scatta l'allarme. Si continuano a confezionare sacchi, sul ponte si raduna l'Unità di crisi e si avverte il comando dei Vigili del Fuoco. Mentre accade tutto ciò, Variati è al Teatro Olimpico, ignaro di ciò che sta accadendo fuori da lì, a pochi metri. Ma anche se lo sapesse (lo saprà attorno alle 23), ormai non potrebbe far molto. "In questi casi un sindaco può solo ridurre al massimo i rischi di danni". Alle 23.15 l'ingegner Carli dà ordine alla Polizia Locale di divulgare il messaggio di allarme lungo le vie delle zone storicamente esondabili (Torretti, Santa Lucia, 4 Novembre, San Biagio, San Marco ecc. ecc.). Il tutto avviene accompagnato dalle sirene e dai lampeggianti delle due auto dei vigili. Alcuni non sentono o non ci fanno caso, altri, i titolari di attività commerciali, non vengono avvisati. Non è previsto dalle normative comunali approntate e approvate dal Commissario Madonna nell'interregno tra Hűllweck e Variati. Altri ancora invece riescono a portare in salvo le loro auto e a limitare i danni: "Ci sono persone che ci hanno ringraziato per gli avvertimenti - precisa il sindaco- Ovvio che il commerciante invece sia arrabbiato". Variati offre anche un punto di vista diverso sull'alluvione: "Non c'è stato alcun morto in città e la stima di 450 auto danneggiate si sta rivelando eccessiva. Dopo quella del '66 questa sciagura ci ha insegnato altre cose: il nostro assetto è più fragile di quello di allora". E fa pensare quanto ricordato da Cangini: "Se la nuova mura (risale a pochi anni fa) di via Rumor avesse tenuto, l'acqua non sarebbe arrivata in via Torretti".






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network