Variati: ragazzi, che coraggio!
Giovedi 5 Settembre 2013 alle 21:10 | 0 commenti
Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo - Certamente ci vuole del coraggio come ha dimostrato il Sindaco Variati per prendere posizione contro i No Dal Molin che hanno invaso la base americana. Sembrerebbe che  il primo cittadino si sia finalmente accordo che esiste una legalità che va comunque rispettata e con onore da parte delle istituzioni in ogni tempo e luogo, magari anche nelle inaugurazioni.
Finalmente una presa di posizione che sancisce la rottura definitiva con l’ala del movimento più intransigente e disponibile perfino allo scontro. Ci sono voluti quasi sei anni, intanto la base è costruita, al Sindaco Variati per allontanarsi da quella compagnia. A dire il vero l’inizio a fare all’indomani della prima elezione, quando fu palese che i voti dei No Dal Molin rappresentanti dalla Consigliera Bottone, valevano solo per l’elezione e non  per l’amministrazione. La Consigliera Bottene fu relegata a un ruolo di quarto piano e non ebbe se non qualche momento di effettiva presa sulle attività del Sindaco. Intanto, come sappiamo egli firmò una convenzione onerosa per la città di Vicenza per un erigendo parco, che sappiamo tutti non sarà facile da gestire. Eppure il Sindaco ha già pensato e provveduto. Smarcarsi dai No Dal Molin più attivi è stata la seconda mossa da parte del Sindaco, dato che ha già compiuto la prima. E’ in cantiere la definizione di come sarà gestito il nuovo Parco. Esso avrà in due dei tre hangar,uno è inagibile, il punto di forza. In uno continuerà ad esserci il Museo e nell’altro un punto di direzione delle attività e di ristoro. La soluzione che il Sindaco sta adottando è quella già collaudata nel ex bocciodromo e magari anche con gli stessi protagonisti. All’uopo una società deve essere già improntata e per condurre a termine l’operazione, che vedrà il Parco centro di molte attività musicali e una sorta di zona franca, è necessario che non si creino ostacoli di sorta soprattutto con i vicini Americani. Per questo le proteste civile saranno apprezzate, ma non altro. Quindi la soluzione dell’area ex Dal Molin è pronta, e avrà nei prossimi mesi ulteriori sviluppi, magari in coincidenza con le elezioni europee e quelle regionali, se non interverranno prima quelle nazionali, dove il renziano Variati magari come la sua vicesindaco sarò nella lista del futuro segretario, ormai inserito di fatto nella nomenklatura, del PD. Forse la soluzione romana appare la migliore per la città di Vicenza, dato che anche il Sindaco Variati non ha certo eredi per la sua area  di riferimento.
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