Baruchello: no a Chisso per tagli al trasporto pubblico. Toscani: Cassa per 300 lavoratori!
Giovedi 21 Aprile 2011 alle 17:44 | 0 commenti
Confservizi Veneto - Le aziende di trasporto impugnano la delibera con cui la giunta veneta ha ufficializzato i tagli al fondo Tpl. Toscani: "in cassa integrazione oltre trecento lavoratori"
Le aziende del trasporto pubblico minacciano azioni legali nei confronti della Regione Veneto. Si valuterà nei prossimi giorni l'opportunità di impugnare la delibera con cui la Giunta, su proposta dell'assessore ai Trasporti Renato Chisso, ha ufficializzato martedì scorso il taglio al fondo TPL (255 milioni di euro a fronte dei 284 milioni dell'esercizio 2010, con una riduzione di circa l'11%).
E' la decisione assunta al termine dell'infuocato vertice, ospitato nella sede di Confservizi Veneto, dei presidenti e direttori delle aziende di trasporto del Veneto.
"Siamo arrabbiati con l'assessore Chisso - attacca Valter Baruchello, presidente della commissione trasporti di Confservizi - perché ha voluto portare all'approvazione della Giunta regionale una delibera su cui non aveva ottenuto il consenso delle parti sociali. Le aziende avevano suggerito una pausa di riflessione. Si è invece proceduto ugualmente. E non si tratta dell'unico motivo di doglianza. Le nostre aziende non hanno ancora ricevuto un solo euro del fondo TPL 2011. E non abbiamo ottenuto neppure il trasferimento delle quote in conto capitale per la revisione e l'aggiornamento del parco mezzi. Siamo esposti nei confronti delle banche per interessi passivi su finanziamenti che non arrivano, pari alla ragguardevole cifra di 6-700mila euro l'anno".
"Su mandato delle nostre aziende - rincara la dose il presidente di Confservizi Veneto Lamberto Toscani - l'associazione ha già inviato una formale lettera di protesta al Presidente Zaia e all'assessore Chisso lamentando il mancato rispetto degli impegni assunti verso chi assicura un fondamentale servizio a milioni di cittadini veneti. Purtroppo questa riduzione del fondo TPL per una trentina di milioni di euro provocherà pesanti conseguenze nella gestione delle aziende. I dieci milioni promessi dalla Regione - prosegue Toscani - in sede di assestamento di bilancio serviranno soltanto a coprire parzialmente l'aumento del costo dei carburanti, ma non quello più pesante delle polizze assicurative. I tagli al fondo spalmati su otto mesi anziché dodici risulteranno molto più pesanti dell'11% ipotizzato ad inizio anno, tenendo presente che nella stagione estiva, con la chiusura delle scuole, diminuisce il flusso di viaggiatori e di conseguenza le entrate calano drasticamente".
"Con bilanci così striminziti - conclude Nicola Mazzonetto direttore di Confservizi - le aziende di trasporto dovranno operare su tre piani diversi: riduzione delle linee, aumento del costo dei biglietti e contrazione del personale. Ad un terzo di esercizio ormai ultimato, il ricorso agli ammortizzatori sociali coinvolgerà un numero elevato di lavoratori. Riteniamo che saranno oltre trecento gli addetti destinati alla cassa integrazione straordinaria. Significativo che su questo fronte anche l'Anav che rappresenta le aziende private abbia voluto firmare la lettera di protesta inviata in Regione".
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