Vai piano ... casa
Martedi 29 Novembre 2011 alle 10:36 | 0 commenti
Riceviamo da Irene Rui e da Guido Zentile e pubblichiamo
Nel Consiglio Comunale di Vicenza di ieri, 28.11, è stata presentata la delibera sul Piano Casa, una delibera che rispetto alla legge regionale 14/2009, aggiornata e integrata con la L.R. 13/2011, non è affatto restrittiva ma permette di ampliare oltre il 20% anche gli edifici, non prima casa, in centro storico. Il centro storico di Vicenza è messo in serio pericolo, poiché non è una delibera a favore del singolo cittadino ma degli speculatori immobiliari (e a Vicenza non mancano).
Tra gli interventi che si sono particolarmente distinti, quello del consigliere Silvano Sgreva, dell'IDV, che ha puntualizzato come il Piano Casa non va incontro alla tutela del territorio, ma in deroga alla stessa, e come sia, invece, un regalo alle imprese immobiliari e non una opportunità per le famiglie. Ciò lo dimostra anche il costo dei diritti di segreteria per la presentazione di una pratica, che vanno dai 260 ai 500 Euro: per un'impresa immobiliare è uno scherzo, mentre per una famiglia che ha bisogno di ampliare o sistemare la casa per le proprie esigenze diventa un peso.
L'altro intervento, che si è distinto in modo particolare, è quello della consigliera Cinzia Bottene di "Vicenza Libera - No Dal Molin" che ha evidenziato come gli oltre 1000 emendamenti emendamenti da lei presentati sono indirizzati all'esclusione del centro storico dal Piano Casa, così come fatto da altre città venete come Padova e Venezia. La consigliera ha evidenziato come ci si lava tanto la bocca con il discorso della crisi nell'edilizia, ma non si parla, ad esempio, della crisi dell'industria metalmeccanica. Ha aggiunto, inoltre, come il Piano Casa non è utile a risolvere la questione del lavoro per gli operai edili, ma sia una opportunità di investimento per le imprese immobiliari. Per la prima volta, conclude la Consigliera Bottene, " .... Questa sera è successo una cosa molto importante la minoranza (in buona parte) sostiene la delibera Cangini tale e quale, e la maggioranza presenta degli emendamenti. Ciò significa che si è ribaltata la maggioranza in Consiglio Comunale".
Visti i 1000 emendamenti presentati dalla consigliera Bottene, e i 1000 circa ordini del giorno della minoranza che si trova discorde con la modifica della delibera Cangini, per limitare l'edificazione in centro storico, si è arrivati all'accordo di sospendere la seduta fino a mercoledì per una pausa di riflessione e dare tempo alla Giunta Comunale di esaminare gli emendamenti più salienti, circa una trentina. Quelli accolti saranno votati con la deliberazione in un'unica votazione mercoledì p.v.
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