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Vai Ario che ce la fai

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 12 Febbraio 2013 alle 15:32 | 0 commenti

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Il 1° febbraio 2013 su questi mezzi denunciavamo nel corsivo GdV: falso in rilancio l'utilizzo ingannevole fatto da Il Giornale di Vicenza di vecchi dati Audipress per invogliare i partiti a comprare pubblicità elettorale grazie ai 305.000 lettori vantati nel giorno medio. Peccato solo, scrivevamo, che i lettori fossero crollati di 40.000 unità (con un meno 13,1% da record negativo per i quotidiani locali)  nella rilevazione più vicina alla realtà attuale, quella successiva e nota da un bel dì.

Anche se ancora migliorativa rispetto alle successive ulteriori diminuzioni di copie vendute secondo lo specifico organo ufficiale di rilevazione, l'Accertamento Diffusione Stampa (Audipress annota i lettori medi, Ads i giornali venduti, ndr). 

Ora al di là del fatto che un quotidiano credibile, come vuole essere quello di Confindustria Vicenza diretto da Ario Gervasutti,  mai dovrebbe "giocare" sui numeri e sui dati a danno di lettori, che per forza di cosa tendono a fidarsi di quello che leggono sul "loro" quotidiano, e ricordando che quei dati "ottimisticamente" obsoleti inducevano i partiti a spendere più soldi, spesso pubblici, quindi dei cittadini stessi, per una pubblicità che si voleva accreditare con numeri roboanti, a danno anche degli altri media, che magari non usano questi sistemi per attirare attenzione e investimenti, il nostro ufficio legale, già impegnato a difenderci su altri fronti. aveva preparato, dopo le uscite reiterate di un messaggio ritenuto ingannevole, una segnalazione ufficiale all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che riportiamo di seguito*.

Ma un po'  la mancanza di tempo di chi scrive, legata anche all'impegno profuso con la redazione nell'organizzare ben otto tavole rotonde di confronto politico e con ospiti di rilievo per le prossime politiche (la prima c'è proprio oggi dalle 18 al Caffè Garibaldi con Lega e Udc), e un po' la speranza nel "ravvedimento" degli amici di Via Fermi dopo il nostro titolo provocatorio "Gdv, falso in rilancio" ci hanno fatto ritardare l'invio dell'esposto.

E oggi abbiamo, così, potuto risparmiare  il simbolico francobollo della nostra Pec perchè il buon Ario deve aver preso il telefono interno in mano per non far più diffondere  numeri distraenti dalla realtà  per politici già un po' spendaccioni per conto loro e il Gdv ha finalmente pubblicato con la stessa grafica solo spazi e prezzi. 

Merito nostro?  No, merito di Ario e del suo ravvedimento che ci auguriamo diventi anche "operoso", se solo avrà l'onestà intellettuale di annunciare, qualche volta, le nostre iniziative, magari anche solo una delle otto tavole rotonde, quella del 19 febbraio con Galan e Zanettin su un fronte e Moretti e Ginato sull'altro.

Non penseremmo mai che non sia stata anche oggi pura mancanza di spazio  quella per cui il Gdv ha "censurato" Lanzarin vs Valdegamberi, ma vai Ario che ce la fai a pubblicare anche gli eventi altrui.

Per informare i cittadini lettori senza trucchi ed omissioni.

 

*AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO


La S.r.l. Media Choice, P.I. 03489580245 con sede a Vicenza cap 36100 - Via Luigi Pirandello 11 - tel. 0444 1830808 - in persona del suo legale rappresentante Coviello Giovanni, premesso che:
1) in varie date a partire dal 30/01/2013 il Giornale di Vicenza pubblicava un annuncio finalizzato alla vendita di spazi relativi alla pubblicità elettorale;
Pubblicità 2) che nell'ambito di tale pubblicità veniva fatto espresso riferimento (doc. n. 1 all., vedi foto accanto ndr) al numero di lettori nel giorno medio secondo i dati Audipress 2012/1;
3) che tali dati sono ben superati da quelli successivi di Audipress 2012/II e che comportano una diminuzione di 40.000 lettori nel giorno medio pari a - 13,1%;
4) che tale pubblicità è apertamente e volutamente ingannevole citando un dato precedente e nascondendo quello successivo ed in tal modo giustificando, da un alto, un costo pubblicitario maggiore e dall'altro danneggiando gli altri media locali, tra cui quelle editi da Media Choice srl, che non esibiscono dati non veritieri;
chiede
all'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, di verificare quanto in premessa giusto fotocopia allegata, e di inibire la continuazione disponendo, data la ristrettezza dei tempi l'immediata sospensione in via cautelare.
Distinti saluti.
Coviello Giovanni
Vicenza lì, 11/02/2013


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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