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Uspi: no a stop agevolazioni postali editoria

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 1 Aprile 2010 alle 17:45 | 3 commenti

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Logo UspiSospensione agevolazioni postali fatto di inaudita gravità, sbagliata anche nei presupposti normativi
In una lettera ai Sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, Francesco Saverio Vetere, il Segretario Generale dell'USPI (Unione Stampa Periodica Italiana a cui aderisce anche il nostro settimanale VicenzaPiù, n.d.r.), esprime tutto il disappunto dell'USPI per il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 30 marzo 2010 che sospende le agevolazioni postali per l'editoria.
"Il decreto con cui il Ministero dello Sviluppo Economico dispone la sospensione fino al 31 dicembre 2010 delle agevolazioni postali per l'editoria rappresenta un fatto di inaudita gravità e potenzialmente idoneo a decimare concretamente un settore già in grave crisi come quello dell'editoria medio - piccola.
Le agevolazioni postali sono previste da decenni da leggi che ne fissano i criteri di applicazione e demandano ai decreti ministeriali esclusivamente la misura delle tariffe e delle conseguenti agevolazioni. I decreti, quindi non hanno altra funzione che quella di eseguire concretamente la volontà del Parlamento.
Disporre con decreto la sospensione delle agevolazioni significa ottenere un risultato che solo la volontà espressa dal Parlamento avrebbe potuto ottenere: la fine di questa forma di sostegno all'editoria.
A nulla vale la considerazione secondo la quale la sospensione delle agevolazioni sarebbe dovuta al venir meno del Fondo presso gli appositi capitoli dal bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A partire dalla Legge 46 del 2004 è stato previsto, e sempre ribadito, che il rimborso a Poste Italiane per le agevolazioni postali viene effettuato nei limiti dello stanziamento previsto nei capitoli.
Infatti, la norma fondamentale dell'art. 3, 1° comma della Legge 46/2004 prevede che:
"Il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri provvede al rimborso in favore della Società Poste Italiane SpA della somma corrispondente all'ammontare delle riduzioni complessivamente applicate, nei limiti dei fondi stanziati sugli appositi capitoli del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri".
La norma, quindi, prevede che siano i rimborsi a Poste Italiane a dipendere dall'ammontare dello stanziamento, non le tariffe agevolate.
Questo vuol dire che, venendo meno i fondi, mai dovranno cessare le agevolazioni postali, anche perché il pretesto del venir meno dei fondi determinerebbe la possibilità per qualunque Governo di abrogare di fatto le agevolazioni postali aggirando la volontà del Parlamento (cosa che, per l'appunto, si sta verificando in questo caso)".
L'USPI si augura che in tempi brevissimi venga abrogato questo decreto e si torni alle agevolazioni postali. Non è possibile che gli editori che hanno già venduto gli abbonamenti annuali da mesi si trovino da un giorno all'altro, e senza preavviso, nella condizione di dover fronteggiare un aumento del 120% delle tariffe.
Al di la di tutte le considerazioni si tratta indubbiamente di un episodio imbarazzante.



 


Commenti

Ashley
Inviato Venerdi 15 Febbraio 2013 alle 07:57

Non ho capito bene una cosa, iPad e bniamba di 1 anno 1) quando e8 stato girato il video non era ancora ben chiaro a tutti il concetto di TABLET?2) l'uso della vocabolo iPAD e8 meglio associarlo ad una bniamba di 1 anno visto i costi dell'attrezzo e la resa finale?2) e8 una delle 118mila pubblicite0 virali striscianti del poeta Apple titolato di turno?4) visto che siamo su Vanity Fair e8 giusto dire iPad perche9 fa cool?Ne avrei altre ma mi fermo qui con le domande perche9 il futuro visto dalla vga dell'iPad lo vedo molto sfuocato.Unire il concetto di distribuzione di massa di contenuti digitali associandoli a chi i contenuti li vuole contenere la trovo una dicotomia poco digeribile.In ogni caso non sare0 il tipo di fruizione dei contenuti ma i contenuti stessi che impatteranno. La velocite0, l'istant time, sare0 la rivoluzione. Ora si cominciano a vedere alcuni piccoli esempi, quando i collegati saranno 4 miliardi la questione della fruizione collegata alla tipologia del contenuto sare0 una goccia nel mare.
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Inviato Sabato 16 Febbraio 2013 alle 06:13

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Inviato Sabato 16 Febbraio 2013 alle 11:52

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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