Usb: processo Ipark, manifestazione contro le discriminazioni razziali, di genere, sindacali
Martedi 23 Febbraio 2016 alle 15:43 | 0 commenti
Unione sindacale di base
Ipark licenzia tutte le operatrici di pelle nera! Il 4 marzo in occasione del processo a Vicenza contro Ipark manifestazione unitaria. Ore 9.00 contro le discriminazioni razziali, di genere, sindacali. Per la dignità , il ritiro dei licenziamenti e delle sanzioni concentramento: San Camillo via Formenton vicino Itis Rossi. Usb ha dichiarato per il 4 marzo sciopero generale regionale di tutte le categorie pubbliche e private per partecipare alla manifestazione e al processo.
Il 16 novembre scorso IPAB di Vicenza ha revocato l'appalto del San Camillo a coop Bramasole e ha deciso di affidare la gestione dello stesso a ipark sua partecipata.
delle 64 lavoratrici che lavoravano da 10 anni al San Camillo Ipark ha deciso di riprenderne solo 32 con contratti a tempo determinato e tramite agenzie interinali.
All interno del San Camillo lavoravano 13 operatrici nere nessuna di queste e' stata ripresa. Insieme a loro sono state lasciate a casa le lavoratrici più attive nel denunciare le carenze organizzative, i turni con poco personale, la frammentazione degli orari, la mancanza di materiale e la conseguente  bassa qualità assistenziale  che pativano gli anziani al San Camillo.Â
Questo da una partecipata di un ente pubblico.
Questo episodio è inquietante, pericoloso precedente di una discriminazione collettiva e rivolta ad uno specifico colore della pelle e tutte donne! e fa passare l'idea che le assunzioni non vengono effettuate perchè si sa fare un lavoro ma che queste dipendono da scelte di padroni, dirigenti, selezionatori che hanno a volte atteggiamenti discriminatori, clientelari che a volte fanno dumping per ridurre i diritti.
L'episodio San Camillo IPARK purtroppo non è unico nel nostro territorio; stiamo assistendo ad una guerra padronale e governativa senza precedenti; provvedimenti disciplinari, licenziamenti, cariche della polizia, contro chi lotta per migliori condizioni di lavoro, per essere rispettato.
Jobs act, voucher, stage, orari di lavoro infiniti e non retribuiti, flessibilità senza regole, mancati pagamenti di stipendi questa è la nuova condizione schiavista di chi lavora... e per tanti il lavoro non c'è.
Oggi c'è meno paura, meno rassegnazione, si torna ad alzare la testa: per i padroni e i governi è insopportabile e proprio per questo si colpiscono quelli che la alzano.
Ecco cosa succede nella nostra regione, senza dimenticare quello che succede nel resto del paese:
Prix dipendenti dei negozi scioperano. sanzionati con giorni di sospensione, Prix. revoca l'appalto e licenzia tutti i facchini, nek monselice. licenziate tutte le lavoratrici che hanno lottato e occupato il cantiere Unicomm dueville. si minaccia di chiamare le squadracce per menare gli scioperanti off. meccaniche carraro. Licenziato un delegato sindacale. bg battistella di rossano v. assunti solo vicentini e trevisani. i motivi? i lavoratori di altre province, regioni o gli immigrati non garantiscono di restare in azienda il tempo per imparare il mestiere.
Ad un attacco così vasto si deve rispondere con una risposta vasta: tocca uno tocca tutti.
Rispetto, diritti! Schiavi mai!
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