Quotidiano | Categorie: Sanità

Usb dichiara stato di agitazione di tutto il personale delle Ipab del Veneto

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 2 Maggio 2013 alle 23:34 | 0 commenti

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Martelletto Federico, Orietta Totti, Usb - Dichiarazione dello  Stato di agitazione; richiesta incontro di conciliazione e raffreddamento art. 5  sulle Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali comparto enti locali e  L.83/2000 crt2.comma 2.

Oggi abbiamo proclamato lo stato di agitazione sindacale per le Ipab del Veneto. Un problema che riguarda nello specifico ovviamente tutte le Ipab della provincia di Vicenza. Il 30 u.s. abbiamo avuto un confronto con Uripa e Regione a palazzo Ferro Fini per risolvere l'annosa questione delle festività infrasettimanali non riconosciute nelle Ipab.

I lavoratori Ipab perdono così fino a 12 giorni lavorativi all'anno ingiustamente. Le direzioni Ipab stanno raschiano il barile e cercano di tagliare con ogni metodo lo stipendio dei lavoratori, dando loro interpretazioni dei contratti nazionali collettivi.  Il 17 maggio è previsto un altro incontro in regione, ultimo spiraglio per trovare una soluzione. Usb intende organizzare tutti i lavoratori Ipab che rischiano importanti restituzioni dello stipendio per il pregresso all'anno corrente e il non riconoscimento delle festività infrasettimanali per il futuro. Vi prego di promuovere il nostro comunicato col documento di dichiarazione dello stato di agitazione a seguire.

 

BATTUTA D'ARRESTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE FESTIVITA' INFRASETTIMANALI PER I TURNISTI DELLE IPAB

Il 30 Aprile scorso USB ha partecipato all'incontro Regionale tra le OOSS, i presidenti URIPA, in rappresentanza delle Ipab del Veneto, il presidente del Consiglio Regionale e all'assessore ai Servizi Sociali. L'oggetto della discussione è stato ancora una volta "il riconoscimento delle festività infrasettimanali" per i lavoratori turnisti delle Ipab. Dopo mesi di lavoro e di discussione nel merito, si era giunti all'accordo del 12 Dicembre 2012, accordo condiviso anche da parte di USB. Con una lettera datata 20 Febbraio e protocollata il 5 Marzo 2013, il presidente dell'URIPA rendeva vano tutto ciò che era stato concordato, portando la situazione al punto di partenza. Le disposizioni contenute nella nota, avevano come obbiettivo sanare e risolvere definitivamente la vergognosa situazione dei turnisti delle Ipab, che prestano servizio nei giorni festivi infrasettimanali e che secondo il contratto EELL non dovrebbero essere adeguatamente retribuiti. Intanto continuano le richieste di recupero delle somme pregresse ai dipendenti cessati e/o cessanti! Inutile sottolineare come questo fatto sia inaccettabile, i lavoratori delle Case di Riposo svolgono un lavoro faticoso e nobile, accudiscono i nostri anziani con professionalità e devozione, prestando servizio di giorno e di notte, senza distinzione appunto tra giorni feriali o festivi. La spending review e i tagli previsti dal precedente governo e che continueranno con l'attuale, hanno già duramente colpito la pubblica assistenza, riduzione di posti letto e di personale precario e non, l'aumento delle rette a fronte di maggiori carichi di lavoro che non possono corrispondere a una migliore qualità, sono il prezzo che ancora si continua a pagare. Ora non riconoscere le festività lavorate e addirittura chiedere indietro i soldi a chi percepisce non più di 1200 al mese, ci sembra assolutamente inaccettabile. Questa indegna vicenda aggiunge un tassello verso la destrutturazione dell'assistenza pubblica a favore di una privatizzazione indiscriminata che monetizza il diritto alla salute e a una vecchiaia dignitosa.
NOSTRO COMPITO E' SEMPRE STATO E SEMPRE SARA' QUELLO DI TUTELARE I LAVORATORI E IL SERVIZIO PUBBLICO, A FIANCO DEGLI UTENTI E DEI LORO FAMIGLIARI PER RIMETTERE AL CENTRO LA SALUTE , LA DIGNITA' DEL LAVORO E NON IL PROFITTO!

USB a dichiarato lo stato di agitazione sindacale regionale in appoggio dei lavoratori già duramente colpiti dalla crisi economica. Nei prossimi giorni annunceremo iniziative di protesta nei singoli posti di lavoro e nelle sedi istituzionali.

Noi pensiamo che la presa di posizione del presidente dell'URIPA sia gravissima e non lasci spazio a nessuna soluzione positiva, la responsabilità dei disagi che inevitabilmente ne deriveranno è esclusivamente sua. Invitiamo quindi i presidenti delle Ipab a intraprendere tutte le iniziative possibili per arrivare al 17 Maggio alle ore 13, data del prossimo appuntamento regionale, con una disponibilità definitiva per sanare questa vertenza.

[email protected]

 

Dichiarazione del lo stato di agitaszione sindacale per le ipab venete e vicentine

Signor Prefetto la scrivente O.S., con la presente dichiara lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale delle Ipab del Veneto. A tale proposito si è a chiedere con la presente l'incontro di conciliazione e raffreddamento previsto dalle norme citate in oggetto. 
Le motivazioni che ci spingono a dichiarare lo stato di agitazione, alla dichiarazione di una giornata di sciopero e conseguentemente a chiederle l'incontro sono le seguenti:
Il 30 Aprile scorso presso Palazzo Ferro Fini a Venezia, si è svolto un "tavolo tecnico", tra le OOSS delle Ipab Veneto, tra cui USB, il presidente URIPA Roberto Volpe, in rappresentanza delle Ipab del Veneto, il presidente del Consiglio Regionale e all'assessore ai Servizi Sociali, per risolvere la delicata problematica, che si trascina oramai da molto tempo del " riconoscimento delle festività infrasettimanali" per i lavoratori turnisti delle Ipab. Nello specifico, una interpretazione URIPA del Contratto collettivo nazionale Enti locali, non riconosce il lavoro svolto in coincidenza delle festività infrasettimanali ( non vengono riconosciuti 11, 12 giorni lavorativi nel corso dell'anno). Emerge con chiarezza quindi, che non vi è parità di trattamento del personale turnista (che svolge la stessa attività lavorativa), che opera nelle strutture socio sanitarie con quello delle Aziende Ulss.
Dopo mesi di lavoro e di discussione nel merito, si era giunti all'accordo del 12 Dicembre 2012, accordo condiviso anche da parte di USB. Rendendo nota con lettura di comunicazione alla Regione datata 20 Febbraio e protocollata il 5 Marzo 2013, il presidente dell'URIPA, nell'incontro del 30 u.s., rendeva però vano tutto ciò che era stato precedentemente concordato, portando la situazione al punto di partenza. E infatti, signor Prefetto, al riguardo, alcune Ipab non riconoscono neppure le festività infrasettimanali pregresse all'anno corrente e continuano le richieste di recupero delle somme ai dipendenti cessati e/o cessanti! (trattasi per alcuni casi di somme molto consistenti, anche di 4000/5000 euro) Inutile sottolineare come questo fatto sia inaccettabile. I lavoratori delle Case di Riposo svolgono un lavoro faticoso e nobile, accudiscono i nostri anziani con professionalità e devozione, prestando servizio di giorno e di notte, senza distinzione appunto tra giorni feriali o festivi. La spending review e i tagli previsti dal precedente governo e che continueranno con l'attuale, hanno già duramente colpito le Ipab, con licenziamenti dei precari, l'aumento considerevole dei carichi di lavoro che non possono corrispondere a una migliore qualità, e non ultimo, l'aumento delle rette per gli ospiti. Ora non riconoscere le festività lavorate e addirittura, alcune Ipab chiedono indietro i soldi a chi percepisce non più di 1200 al mese.
La scrivente con la presente intende far proprie le rimostranze dei lavoratori Ipab del Veneto e proprio per questo intende indire una giornata di sciopero nelle modalità e nei tempi previsti dalle norme vigenti
Visto le norme vigenti in materia la presente dichiarazione comporta la convocazione delle parti, sindacali e aziendale entro 5 giorni dalla presente precisando che le norme in materia prevedono che durante il tentativo di conciliazione e raffreddamento le parti non intraprendono atti unilaterali.
Restando in attesa di convocazione ufficiale si porgono distinti saluti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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