Usb dichiara lo stato di agitazione sindacale in Camera di Commercio a Vicenza
Martedi 15 Dicembre 2015 alle 15:32 | 0 commenti
Federico Martelletto di USBÂ ha presentato dichiarazione di stato di agitazione sindacale presso la CCIA di Vicenza e richiesta di incontro di raffreddamento, art 2 comma 2 legge 146/90 che pubblichiamo di seguito
La scrivente o.s. Unitamente alle Rsu della CCIA di Vicenza dichiarano lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale della Camera di Commercio di Vicenza. Le motivazioni dello stato di agitazione sono le seguenti. Nel corso degli anni il personale della Camera di commercio di Vicenza si è progressivamente ridotto e per vincoli normativi non può essere reintegrato, ma parallelamente sono cresciute le competenze e i compiti affidati alla Camera, con un aggravio di lavoro individuale per i dipendenti.
I “progetti di miglioramento dei servizi†(art. 15, comma 5 del Contratto Nazionale) consentono di mettere a disposizione risorse per tutti i dipendenti. Questo strumento rappresenta, quindi, l’unica possibilità per migliorare i servizi alle imprese premiando economicamente il maggiore impegno e l’apporto dei dipendenti.
Registriamo, invece, una continua riduzione del fondo “progetti di miglioramento dei servizi†e nell’ultimo anno c’è stata un’ulteriore riduzione. Ciò è avvenuto sebbene nel 2015 l’apporto e l’impegno del personale nella realizzazione dei progetti di miglioramento dei servizi sia stato maggiore rispetto a quanto inizialmente previsto e a fronte del raggiungimento degli obiettivi fissati.
L’attuale orientamento dell’amministrazione della Camera che tende a ridurre progressivamente le risorse a disposizione del personale per lo svolgimento dei servizi mette a rischio la qualità dei servizi erogati e svilisce la professionalità dei dipendenti, che è apprezzata dagli utenti (imprese e professionisti).
Rileviamo inoltre con preoccupazione che dichiarazioni riportate in verbali di Giunta e di Consiglio camerale sviliscono il ruolo e la professionalità del personale e non propongono efficaci proposte per un concreto miglioramento dei servizi che la legge affida alla Camera di commercio.
Pertanto, la scivente o.s chiede all’Amministrazione di rivedere questa posizione e che, entro il 31 dicembre 2015, venga integrato il fondo per i “progetti di miglioramento dei servizi†riportandolo almeno ai valori 2013. Questa nostra richiesta è funzionale alle necessità e alle scelte che l’Amministrazione ha fatto e farà con riguardo agli indirizzi strategici della Camera per i prossimi anni. Proprio la delicatezza di questa fase storica per le Camere di Commercio richiede che il personale sia nelle condizioni di esprimere le proprie capacità e professionalità all’interno di progetti e interventi che puntino - nell’interesse delle imprese - a miglioramenti di efficacia, di efficienza e di economicità dei servizi che la legge affida alla Camera.
In caso di esito negativo dell'incontro, la scrivente si riserva di attuare tutte le forme di mobilitazione del personale che saranno utili al raggiungimento degli obbiettivi sopra elencati, non ultima la proclamazione di una giornata di sciopero.
In attesa di convocazione, porgiamo distinti saluti.
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