Urbanistica, Confcommercio scrive al Comune
Lunedi 23 Giugno 2014 alle 16:01 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - Sul recepimento da parte del Comune della Legge regionale 50/12, quella che definirà il nuovo volto urbanistico-commerciale di Vicenza, Confcommercio incassa il sì dell’Amministrazione all’apertura di un dialogo mirato a lavorare su una visione strategica del “commercio†in città .
Ma, incomprensibilmente, il “disegno†generale verrà abbozzato (ed eventualmente recepito in una variante al Piano degli Interventi) solo dopo l’individuazione delle aree dismesse e degradate dove sarà consentito insediare nuove medio-grandi e grandi strutture di vendita.
Questo l’indirizzo dell’Amministrazione emerso in un recente incontro con l’Associazione di via Faccio: un modo di procedere che non trova d’accordo Confcommercio e che è oggetto di una lettera, indirizzata al sindaco Variati e all’assessore Dalla Pozza, firmata dal presidente dell’Associazione Sergio Rebecca e dal direttore Ernesto Boschiero.
Nella missiva viene infatti evidenziato che “il recepimento della L.R. 50/2012 consisterà nella individuazione delle aree dismesse/degradate e nella variante al P.I. per consentire l’insediamento di nuove Medio Grandi e/o di Grandi Strutture di vendita. L’approccio ipotizzato da codesta Amministrazione – scrive Confcommercio - prevede l’adozione di tale provvedimento prima e, evidentemente, a prescindere dall’approccio strategico generale proposto dalla nostra Associazioneâ€.
Se, come pare, le due questioni si affronteranno non solo separatamente, ma per di più in ordine inverso rispetto a quanto la logica vorrebbe, secondo Confcommercio “si finirà , con ottica giocoforza miope, con l’individuare (nuove) aree di polarizzazione prendendo essenzialmente spunto dalle richieste dei singoli portatori di interesseâ€.
In sostanza, il Comune mette in primo piano il recepimento delle richieste avanzate dai privati, a prescindere dalle linee guida che per Confcommercio vanno necessariamente seguite se si vuole garantire un assetto urbanistico-commerciale equilibrato. Per l’Associazione, infatti, prima di qualsiasi altra decisione è prioritario decidere le azioni di rafforzamento della continuità alla rete commerciale di prossimità che dal centro storico si estende lungo i principali assi viari di penetrazione; sviluppare le “centralità †nei diversi quartieri e procedere al completamento e risanamento del Centro Storico.
“Dato che dovrebbero essere le nuove aree/strutture e le loro destinazioni compatibili a doversi adeguare e conformare ad una visione complessiva, se e quando ci fosse, e non viceversa – scrivono infatti il presidente Rebecca e il direttore Boschiero in chiusura della lettera inviata al sindaco Variati -, esprimiamo la nostra contrarietà all’ipotesi prospettata, che finirà per l’ennesima volta con l’eludere la costruzione di uno scenario unitario per l’intero settore commerciale cittadinoâ€.
Da qui dunque la richiesta di un “ripensamento sui tempi ancor più che sui modiâ€, dando la precedenza, com’è giusto che sia, al progetto urbanistico generale, prima che ai pur legittimi interessi particolari sulle singole aree.
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