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“Uno sguardo al passato”, emigrazione italiana e veneta nel mondo: Roberto Ciambetti riceve diplomatici Usa e Australia

Di Note ufficiali Martedi 28 Agosto 2018 alle 15:15 | 0 commenti

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Alla presenza del vice ambasciatore d’Australia a Roma, Jo Tarnawsky, e del viceconsole Usa a Milano, John Crosby, è stata inaugurata a palazzo Ferro Fini dal Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, la Mostra fotografica “Uno Sguardo al Passato” sull’emigrazione italiana e veneta organizzata dall’Associazione Nazionale emigranti nelle Americhe e in Australia (Anea). 

Dopo aver ringraziato Enrico Pauletto, presidente Anea, che ha organizzato e curato l’esposizione fotografica assieme a Enrico Sgarbossa, Giglio Antonini, Mary Deganello Fabbian, Piero Valente, Annamaria Paoletti Ferronato, il Presidente Ciambetti ha sottolineato come “la storia della nostra emigrazione è una grande storia, della quale bisogna essere fieri. E’ una storia scritta dai più semplici e umili che ci hanno fatto onore” ricordando poi che “dal prossimo anno scolastico in tutte le scuole di ogni ordine e grado del Veneto si studierà la storia dell’emigrazione veneta, come previsto dal protocollo di intesa tra Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale e le sette associazioni venete dei nostri emigranti”. Il percorso espositivo si articola in una sessantina di pannelli che toccano vari momenti e luoghi dell’emigrazione italiana e veneta, soffermandosi specialmente nelle aree di maggiore attrazione come il Rio Grande do Sul nel Brasile Meridionale. “La storia dell’emigrazione – ha notato Ciambetti - è una storia dolorosa, segnata da indicibili difficoltà, lo fu nel passato e lo è tutt’oggi: Pensiamo alla drammatica situazione che sta vivendo la Comunità veneta ed italiana in Venezuela, nazione che vive una devastante emergenza socio-sanitaria e una grave crisi umanitaria che non possiamo più sottostimare”. La mostra rimarrà aperta al pubblico gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17 fino al 10 ottobre. 

Nel corso dell’inaugurazione della mostra fotografica “Uno   Sguardo   al   Passato”   sull’emigrazione italiana e veneta organizzata dall’Associazione Nazionale emigranti nelle Americhe e in Australia (Anea) a palazzo Ferro Fini è intervenuta anche l’assessore agli Affari Sociali e ai Rapporti con le Associazioni dei Veneti del Mondo Manuela Lanzarin. “Il Veneto ha una lunga storia legata all’emigrazione e ci siamo impegnati a ricordarla e trasmetterla con interventi mirati nelle scuole e con le varie associazioni presenti sia nella nostra regione che nei vari continenti con lo scopo di tenere viva questa memoria e tutti i suoi risvolti. La storia ha insegnato che quella veneta fu una migrazione umile e in punta di piedi, con un senso di appartenenza a una comunità e un rispetto dello stesso patrimonio  comune che la differenzia da quanto accade in tante migrazioni attuali”  “”Una mostra che abbiamo fortemente voluto come figli e nipoti di migranti – spiega Enrico Pauletto, presidente Anea – in quanto vorremmo che la nostra storia, ancora troppo poco conosciuta e studiata, venga invece ricordata meglio. Le immagini parlano da sé e rappresentano persone che hanno contribuito a dare l’immagine dell’Italia attuale, portando con sé l’umiltà del nostro popolo”. “Un importante riconoscimento del ruolo e dei sacrifici dei molti emigrati Veneti in Australia - aggiunge la vice ambasciatore d’Australia a Roma Jo Tarnawsky – che hanno avuto risultati oggi evidenti: più di un milione di italiani contribuiscono attivamente alla vita della nostra nazione”. “Fino dal secolo scorso - ha concluso il viceconsole Usa a Milano John Crosby – l’emigrazione ha unito strettamente cultura e tradizione dei nostri paesi in una fusione che ha arricchito entrambe le realtà e ha contribuito a creare una eredità di qualità. E’ un legame stabile e duraturo, che continua e continuerà a portare benefici”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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