Unioni o matrimoni gay? Toniolo: basta con le urla, decida il Parlamento!
Domenica 12 Ottobre 2014 alle 10:24 | 0 commenti
Costantino Toniolo, vicentino di Caldogno, esponente del NCD e presidente della commissione bilancio del Consiglio regionale del Veneto, che si dice «seccato da tutta l'inutile polemica che è sorta in questi giorni sulle trascrizioni in Italia delle nozze tra gay avvenute comunque all'estero», interviene nella polemica (leggi qui della protesta delle associazioni gay vicentine) sulla circolare del leader del suo partito, Angelino Alfano, che da Ministro dell'interno le ha "proibite»
Se la frase «basta con le polemiche! I problemi del Paese sono altri a partire dall'economia e dal lavoro: comunque sia il Parlamento a decidere!» è la sintesi del suo pensiero, l'esponente politico regionale del Nuovo Centro Destra nel merito afferma che «questa faccenda delle trascrizioni nelle anagrafi comunali italiane dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero deve essere risolta al più presto. Basta con tutte queste polemiche, perché non si tratta dell'emergenza del Paese che è altro: dobbiamo prima di tutto sviluppare l'economia per creare lavoro! E noi politici abbiamo il dovere di aiutare le aziende semplificando loro la vita: non possiamo soffocarle con burocrazia assurda e inutile e con tassazione troppo alta (come purtroppo avviene) altrimenti non agevoliamo lo sviluppo delle attività economiche e la conseguente assunzione di nuovo personale»
Pur precisando, poi, che «i diritti civili e le cosiddette pari opportunità non sono in discussione, nessuno vuole ferire l'umanità di queste persone... Ognuno è libero di vivere secondo le sue inclinazioni, basta che non danneggi gli altri e la comunità », Toniolo afferma la sua "appartenenza" così: «per me come cattolico la famiglia rimane una sola, quella tra uomo e donna finalizzata a dare continuità alla nostra comunità locale e alla nostra società ».
Il consigliere regionale del NCD torna, poi, sulla questione istituzione: «L'Anci ha chiarito qual è il problema, non è possibile che i sindaci italiani rispondano a queste richieste in ordine sparso con interpretazioni ai limiti dell'impossibile delle leggi vigenti: se davvero è necessario rispondere all'esigenza di un riconoscimento che si avvicini al matrimonio tra persone dello stesso sesso deve intervenire il legislatore nazionale; e comunque per ora non è possibile trascrivere le nozze gay, come non è possibile riconoscere un matrimonio tra uomo e donna celebrato nelle sale matrimoniali di Las Vegas: in Italia quei matrimoni sono nulli!»
Costantino Toniolo, che «non dichiara» la sua chiusura sull'accettazione delle unioni tra gay, ma che non ritiene «sia possibile che due persone dello stesso sesso possano crescere dei figli!», chiude con un invito che sa anche di sfida, ovviamente democratica, alle «associazioni che reagiscono allarmate al documento del Ministro dell'interno che fa rispettare la legge». Quale? Quello a «portare le loro proposte in parlamento» e a «farle votare: vediamo se a maggioranza i rappresentanti del popolo italiano le voteranno e come le voteranno e con quali proposte di modifica! Ma smettetela di giocare a chi urla, sbraita e si scandalizza di più!»
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