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UniCredit, 72mila euro alla Caritas Vicentina per le popolazioni alluvionate

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Marzo 2011 alle 17:15 | 0 commenti

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Unicredit  - 72.369,85 euro alla Caritas Diocesana Vicentina per l'aiuto alle famiglie dei Comuni del territorio colpiti dall'alluvione del novembre scorso. A tanto ammonta la cifra che UniCredit ha devoluto all'Ente. Nell'immediatezza dell'evento calamitoso la Banca, attraverso la propria società UniCredit Foundation, ha stanziato 50mila euro ed organizzato una raccolta fondi tra i dipendenti, facendo leva sulla generosità che li ha visti spesso in prima fila in numerose iniziative di solidarietà, che ha portato a raccogliere ulteriori 116.370 euro.

 Complessivamente la Banca mette dunque a disposizione delle province del Veneto maggiormente colpite (Vicenza, Padova e Verona) oltre 166.000 euro.
«Al verificarsi dell'evento, oltre a rispondere come Banca alle esigenze finanziarie di quanti avevano subito danni con un plafond dedicato di 150 milioni con modalità flessibili che tengono conto delle esigenze straordinarie, esteso anche alle parrocchie, e con la sospensione delle rate dei mutui, abbiamo sentito la necessità di dare un sostegno in termini di solidarietà - spiega Claudio Aldo Rigo, Responsabile di Territorio Nord Est di UniCredit -. Ne sono nati uno stanziamento come Banca e una raccolta promossa tra i colleghi. Con questi fondi, attraverso la Caritas, vogliamo dare un sostegno alle famiglie particolarmente bisognose e colpite da quei drammatici eventi».
«UniCredit ci ha affidato la responsabilità di individuare come erogare i fondi raccolti tra i propri dipendenti a seguito dell'alluvione che ha duramente colpito famiglie e attività produttive in diverse parti del Veneto - dichiara Maurizio Carrara, Presidente di UniCredit Foundation che ha delegato a essere presente in conferenza stampa Giuliana Porta, Segretario Generale UniCredit Foundation -. La credibilità e l'articolata conoscenza dei bisogni del territorio della Caritas vicentina sono alla base dell'odierna decisione. Nelle mani di Caritas siamo certi che la generosità dei dipendenti UniCredit sarà utilizzata nel modo migliore».
«Siamo molto grati - sottolinea Don Giovanni Sandonà (nella foto), Direttore della Caritas Diocesana Vicentina - per questa importante donazione, che ci consente di continuare il percorso di aiuto alle famiglie più colpite dall'alluvione. Il criterio che ci siamo dati fin dall'inizio è stato quello di dare un sostegno, sia pur piccolo ma immediato, alle famiglie che avevano perso beni essenziali come la cucina o la camera. Nuclei che sono stati individuati attraverso un apposito gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle otto parrocchie colpite dall'alluvione, unitamente alla Caritas diocesana stessa. Si tratta delle parrocchie di Cresole-Rettorgole, Cornedo, Torrebelvicino, Dueville-Vivaro, e, per la città di Vicenza, Araceli, San Pietro, Servi-Cattedrale e l'Unità Pastorale Riviera. Dal 7 dicembre è iniziata la consegna degli assegni circolari nominativi alle famiglie; ad oggi la somma erogata è di 486 mila euro, in aiuto di 155 famiglie. Una solidarietà resa possibile con l'aiuto prezioso di tante persone ed enti a cui va il nostro grazie. Solidarietà che tuttavia non considera credibile un intervento ‘a pioggia', né vuole sostituirsi a tutti gli strumenti istituzionali messi in atto a favore delle famiglie e delle imprese alluvionate, da parte sia degli istituti bancari, sia del fondo straordinario regionale gestito da Veneto Sviluppo. Proprio per questo siamo ben consapevoli che il nostro resta un piccolo segno di vicinanza che ci impegna a restare vigili fino a fine maggio, spendendoci per quelle persone che risulteranno più vulnerabili nell'accesso alla rete di solidarietà istituzionale. In altre parole andremo, nei prossimi due mesi, a verificare nelle otto parrocchie già coinvolte se, magari a causa della complicatezza burocratica, vi siano situazioni in cui persone tecnicamente meno attrezzate restino svantaggiate nella distribuzione dei fondi istituzionali».

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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