Un'altra Vicenza e un'altra vicenda
Giovedi 25 Aprile 2013 alle 21:06 | 0 commenti
Mentre la campagna elettorale comincia ad entrare nel vivo nel cesto delle centinaia di candidati al consiglio comunale, tra tante novità e tra molti volti conosciuti si moltiplicano le iniziative per la presentazione dei candidati. Qualche giorno fa è toccato alla civica «Un'altra Vicenza». Nel raggruppamento capitanato da Maurizio Sangineto e Pietro Magaddino, tra i cui padri putativi c'è anche l'ex coordinatore cittadino del Pdl Bruno Carta, figura pure l'imprenditore Fabrizio Padrin, ex titolare dell'omonima catena di negozi di ottica.
Il quale (dopo esservi apparso da nuovo socio di Mario Novello, Franco Ferappi, Angelo Mapelli e Piero Di Stefano, nella Joy Volley Vicenza, poi fallita sotto la loro gestione, ndr),  era assurto alle cronache quando il 13 marzo 2010 il GdV pubblica un articolo in pagina 17. Nel quale si fa menzione delle accuse dell'imprenditore Umberto Scalchi, titolare della Scalchi Market, nei confronti di diversi colleghi che gli avrebbero prestato denaro a tassi usurari. Subito appresso era arrivata la replica dei diretti interessati i quali sostengono che non si trattasse di prestiti bensì di «investimenti» concessi in ragione della «credibilità di Scalchi acquisita sul mercato». Tant'è che Padrin  spiega che «le cose stanno proprio così». E convinto della correttezza del suo operato aggiunge: «Io ci ho pure rimesso, anche se poche migliaia di euro; so che non li rivedrò giacché la ditta è andata incontro al fallimento e con i tempi della giustizia non vorrei imbarcarmi in un'impresa in cui la parcella dell'avvocato costa di più dei quattrini rimborsati. Dispiace ad ogni modo perché la persona cui avevo prestato il danaro è pur sempre un amico».Â
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