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Una "tassa" sulle cause di lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 9 Luglio 2011 alle 23:50 | 0 commenti

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Una "tassa" sulle cause di lavoro, da La Repubblica del 9 luglio 2011

La manovra la impone fin dal primo grado. Serracchiani (Pd): "Un´ingiustizia"

In Italia le cause di lavoro sono gratuite in primo e in secondo grado. Il lavoratore, impegnato a rivendicare i suoi diritti contro un´azienda, paga solo il "contributo unificato" una volta che la lite sia arrivata in Cassazione. Ma ora la manovra del governo minaccia di cambiare le carte in tavola. Prevede il versamento di un "contributo unificato" per ogni controversia di lavoro.

Questo pedaggio d´ingresso scatterebbe fin dal primo grado e cambierebbe sulla base di due elementi: a seconda del reddito del lavoratore e a seconda del valore della causa.
Si tratta di una modifica rilevante. I lavoratori, in difficoltà economiche perché licenziati o perché in attesa degli stipendi arretrati, potrebbero rinunciare ad avviare la vertenza.
La novità non è sfuggita al Pd, che ne chiederà la cancellazione ora che la manovra arriverà all´esame delle Camere. Dice Debora Serracchiani, eurodeputato del Partito Democratico: «Le cause di lavoro a pagamento sono uno scandalo che colpisce l´intera classe dei lavoratori subordinati».
Secondo Serracchiani - che è avvocato del lavoro - «è sempre più chiaro che il governo Berlusconi non ha scrupoli a far cassa sulla pelle dei più deboli. In questo caso ha nascosto tra le pieghe della manovra una nuova tagliola che colpisce addirittura i lavoratori che perdono il posto. Oltre ad aver elevato del 15% il contributo unificato da versare per tutte le altre cause, ha introdotto il pagamento del contributo unificato per le cause di lavoro che prima ne erano esenti».
Per l´europarlamentare, «le conseguenze sono quantificabili: un dipendente che vuole fare causa perché illegittimamente licenziato da una ditta con meno di 15 dipendenti dovrà pagare un contributo da 42,5 a 103 euro; e il lavoratore che volesse fare un decreto ingiuntivo per recuperare 6.000 euro di retribuzioni arretrate dovrà pagare fino a 103 euro. Insomma il diritto diventa a pagamento». Danilo Gruppi, segretario della Cgil di Bologna, parla di «balzello vergognoso e velenoso che punta solo a dissuadere i lavoratori dal far valere i loro diritti».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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