Una "Casa della Pace" da rottamare
Lunedi 7 Aprile 2014 alle 20:43 | 0 commenti
Riceviamo da Italo Francesco Baldo - Il Capo del governo della Repubblica Italiana Signor Matteo Renzi deciso di rottamare anche diverse istituzioni che non hanno, secondo il suo pensiero, più ragion d’essere; costano e non servono più allo Stato italiano. Decisione valida perché va ben oltre la rottamazione, inaugura quella della soppressione e senza eutanasia.
Il seguace vicentino del Capo del Governo, il Sindaco che tanto ha beneficiato dell’appoggio del Signor Renzi per la sua campagna elettorale, tanto che le solite buone lingue sostengono che senza l’appoggio del rottamatore, forse sarebbe stato più difficile vincere, dovrebbe anche imitarlo in quest’ultima iniziativa e eliminare per palese inattività ed inutile ruolo la Casa della pace e tutto quanto ad essa connesso. Da anni, ossia dall’assessorato del Signor Giuliari, che si è limitato ad un Convegno, con annesso libro, la Casa della Pace di Vicenza non esprime nulla. Non è che abbia nei suoi decenni si esistenza compiuto molto a dire il vero; è stata un punto di riferimento del Movimento No Dal Molin, per raccordare, pare, diversi movimenti e conservare dei materiali, ma non è mai andata oltre, anche per la complessità , diciamo così, del suo funzionamento tra Casa della Pace, Consulta della Pace e Assessorato un tempo dei servizi Sociali, ora con una dizione non ben chiara.
Ma non si rivanghi troppo sull’inattività della Casa Della Pace, della Consulta sulla Pace del Comune di Vicenza. Il Sindaco sopprima quest’entità inutile e magari in quest’occasione veda se non sia il caso di procedere nella rottamazione ben oltre. A chi intende…poche parole.
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