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Un sistema di controllo all'avanguardia per migliorare la sicurezza in città

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 19 Febbraio 2012 alle 12:05 | 0 commenti

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Gianni Genghini, Assoc. Ambiente e Società, Circolo Embera Katio - Il mondo ipotizzato da Orwell si sta trasformando in realtà, almeno per quanto riguardo il controllo televisivo della città. Ma l'on. Massimo Bitonci Sindaco di Cittadella sta addirittura sperimentando nella sua città un sistema integrato di controllo che, oltre a rilevare con le immagini gli accadimenti che si verificano nel centro abitato, si collega in modo automatico ad una serie di altoparlanti che avvertono i malintenzionati, ma sopratutto le forze dell'ordine e i cittadini onesti che sono nei paraggi, di ciò che sta accadendo o di ciò che si prevede possa accadere.

Anche se l'idea non è nuova è senz'altro innovativa per la nostra provincia e forse anche per la nostra regione. Insomma oggi noi siamo immersi in un mondo super controllato, ma non sempre il dispiegamento di tutte queste tecnologie -web-cam- corrisponde ad un effettivo allarme o comunque non sempre scoraggia i malintenzionati e la microcriminalità dal commettere reati di vario genere . "Dopo un potenziamento della centrale operativa della Polizia locale- dice il Sindaco Bitonci -e l'installazione di 42 nuove telecamere, stiamo mettendo a punto un innovativo sistema di controllo del territorio, in grado di interagire in tempo reale con il cittadino-utente che dovesse commettere qualche violazione al regolamento di igiene o di sicurezza della città". Insomma non solo un controllo della microcriminalità ma anche un argine alla decenza e alla maleducazione dei residenti e non solo. Un mondo praticamente orwelliano, dove tutto viene visto, registrato e controllato. Dunque anche una prova di coraggio per il giovane Sindaco di Cittadella, nonché parlamentare, perché a molti, insomma all'uomo della strada o al semplice passante non piace molto essere fotografato o registrato. E anche tutti noi, se ci pensiamo bene, in qualche momento particolare della nostra giornata vorremmo mantenere una certa privacy, pur non avendo alcunché da nascondere. Ma d'altra parte anche la sicurezza vuole i suoi riti sacrificali e in questo caso il Sindaco di Cittadella, oltre a fotografarci mentre ci accendiamo una sigaretta vicino ad una banca o quant'altro, diffonde nell'etere un richiamo, che pur essendo, mi auguro, non molesto, potrebbe anche impressionare e per i più sensibili anche spaventare. Dunque dov'è finita la nostra vita privata? Esiste un posto dove possiamo essere certi di non essere "spiati" ? Casa nostra ? Forse, ma non è detto. E l'uomo della strada si domanda, anche se lo intuisce, perché questo ossessivo controllo della nostra privacy è ultimamente aumentato in modo così esponenziale. La risposta è ovvia. L'aumento degli atti criminali o semplicemente il crescente numero di azioni non tollerate dalla pubblica opinione e dal codice penale sono in aumento e per tentare di frenarli si tenta di dissuadere i malintenzionati esorcizzandoli con questi sistemi di scurezza che, a detta della forze di polizia, non sono in grado di precedere l'atto criminale, ma soltanto di individuare, spesso, gli esecutori dopo l'avvenuto reato. Ma forse in questo caso, avvertiamo un miglioramento perché la sirena o quel che sarà, potrà, forse scoraggiare il malintenzionato. In ogni caso questa sorveglianza tele sonorizzata è considerata un potente dissuasore, tanto che ove è stata attuata si è verificato un notevole calo degli atti criminosi. Questa innovazione nel telecontrollo della città sarebbe bene che venisse adottata anche altrove dove la sicurezza e il degrado, nonostante tutti gli accorgimenti che sono stati adottati, lasciano a desiderare. Ma non a tutti piace questo tipo massiccio di telecontrollo. E questa è l'altra faccia della medaglia delle moderne tecnologie che, anche se a fin di bene, spesso violano la privacy, il nostro bene più prezioso.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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