Un piccolo cimitero islamico a Vicenza, coraggiosa scelta politica. Ma l’integrazione non è raggiungibile con i cimiteri
Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 16:15 | 0 commenti
Si tratta, comunque, di una coraggiosa scelta politica e di un'importante dimostrazione di rispetto e di attenzione. Oggi ci sono molti ricongiungimenti familiari e i figli di chi muore sono spesso nati in Italia. Il rimpatrio, che già era problematico, ora non ha più significato.
Nel vicentino ci sono circa 14 mila fedeli islamici provenienti da vari paesi di fede islamica. La richiesta di avere un cimitero musulmano, nasce da un’esigenza che non si può più trascurare. Il riferimento è legato propriamente alle nascite che formano nuove famiglie qui in Italia. Oggi è qui in Italia che cresce la seconda generazione di immigrati ed è qui che abbiamo bisogno di un luogo per la sepoltura dei nostri defunti. Finora le salme sono sempre state rimpatriate in terra d’origine anche se il rimpatrio ha spese onerose da sostenere. Innanzitutto richiede una colletta per pagare le spese del viaggio, che si aggirano intorno ai 4 mila euro, e che viene raccolta tra i fedeli alla cerimonia funebre a cui i fedeli sono tenuti ad andare. Questa situazione rende più rispondente alle necessità la soluzione di seppellire i propri cari in terra d’accoglienza anche per via del succedersi delle generazioni di immigrati.
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