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Un occhio elettronico sulle cave del vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Agosto 2012 alle 15:41 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza  -  Un drone radiocomandato sulle cave del vicentino. E' questo l'ultimo ritrovato della Provincia di Vicenza in tema di monitoraggio del territorio, utilizzato nel Veneto per la prima volta.
Si tratta, nel dettaglio, di un piccolo velivolo, grande poco più di 80 cm e dal peso complessivo di 500 grammi, che può volare fino a 500 metri dal suolo. Il suo occhio elettronico, costituito da una camera digitale, è in grado di scattare fino a 20 fotogrammi al minuto, che vengono poi elaborati a terra per produrre modelli digitali e ortofoto piani.

Le ricostruzioni sono di notevole qualità, spiega il responsabile del servizio Cave della Provincia di Vicenza ing. Filippo Squarcina, e permettono di tenere sotto controllo le volumetrie delle cave, evidenziando eventuali scavi abusivi attraverso la sovrapposizione di quanto autorizzato e quanto realizzato.

A titolo sperimentale sono già stati effettuati i primi voli su due importanti siti estrattivi dell'alto Vicentino, grazie anche alla collaborazione della ditta EPC European Project Consulting srl di Dueville che già esegue per la Provincia rilievi topografici e laser scanner terrestri su diversi siti attivi di cava e che ha messo a disposizione il drone.

I risultati hanno dimostrato l'efficacia del metodo, tanto che il Commissario Straordinario Attilio Schneck ha dato mandato di utilizzarlo sull'intero territorio, in particolare nei siti di maggiore estensione.

"Da qualche anno -commenta Schneck- abbiamo intensificato i controlli sulle oltre 200 cave di nostra competenza. Dapprima ne abbiamo tracciato una fotografia completa e dettagliata, visitandole tutte in due anni e monitorandone sia le condizioni ambientali che di lavoro. Abbiamo utilizzato la strumentazione più moderna e tecnologicamente avanzata, con rilevamenti aerei e laser scanner. Oggi aggiungiamo il drone, che è di certo più agile ed economico e ci permette di tenere aggiornata questa fotografia."

I dati elaborati dalla Provincia sono a disposizione dei Comuni, per i propri controlli, ed anche del Corpo Forestale Regionale.

Dal controllo alla prevenzione, la Provincia di Vicenza ha anche organizzato un Corso di Polizia Mineraria (cioè sicurezza sul lavoro in cava) per formare gli addetti ai lavori, con particolare attenzione agli incidenti sul lavoro, alla stabilità degli scavi, all'impiego di esplosivi e alla conduzione degli impianti. L'alto numero di iscritti ha costretto a più edizioni del corso.

"Il nostro obiettivo -conclude Schneck- è la promozione di una vera e propria cultura del lavoro in cava, passando dalla sicurezza dei lavoratori e puntando al rispetto del territorio e delle sue fragilità."

Leggi tutti gli articoli su: Provincia di Vicenza, Attilio Schneck, cave, Drone

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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