Un "Futuro elettrizzante" per la Provincia di Vicenza
Domenica 13 Novembre 2011 alle 22:47 | 0 commenti
All'interno di "Innovarti", va segnalata l'iniziativa "Impresa 2020: mobilità elettrica sostenibile". Convinti, come ha sostenuto De Lotto, che "questi sono argomenti dell'oggi, ma soprattutto del domani e del dopodomani", la Confartigianato vuole puntare sulla mobilità elettrica e inizia dai suoi consociati, scegliendo per loro la possibilità di usufruire di mezzi a impatto ambientale zero, ma allo stesso tempo efficienti e utili alle imprese.
Vediamo i numeri: con circa 20.000 iscritti all'associazione e una media percorsa di 70.000 km al giorno, gli artigiani della provincia vicentina comprendono una fetta importante del traffico quotidiano dell'area.
Sotto l'ombrello della Comunità Europea, la Confartigianato ha già firmato il protocollo d'intesa con più di 70 Comuni della Provincia, che dovranno fare la loro parte, creando reti di ricarica, agevolazioni per accessi e soste in zone ZTL, per i veicoli a batteria.
Per sensibilizzare le istituzione e la cittadinanza, oltre al concorso indetto per gli studenti delle scuole superiori sul tema della mobilità elettrica, si è organizzato un simpatico evento. Il programma ha visto tre momenti diversi: nella giornata di venerdì, con partenza da Vicenza, Bassano e Lonigo, si è dato inizio alla staffetta dei sindaci di alcuni comuni partecipanti al progetto, che hanno potuto guidare i prototipi della auto elettriche, di varie case automobilistiche, con arrivo a Schio, così, giunti al Lanificio, si è assistito al talk show e alla firma del Patto dei sindaci; nei giorni seguenti invece, i protagonisti sono stati i cittadini che hanno potuto testare personalmente le auto a disposizione, con l'aiuto di tecnici esperti che hanno anche descritto le caratteristiche del veicolo, con la sua autonomia di 150 km, un costo ancora molto alto d'acquisto e, però, un risparmio notevole di mantenimento, e gli aspetti salienti con riferimento alla qualità della vita, all'impatto ambientale e al risparmio nei consumi.
Questo è il primo progetto italiano che ha inteso investire così massicciamente in un settore che pareva ancora lontano: eppure, in un periodo così nero per l'economia mondiale, un nuovo modo di intendere il mondo dell'impresa, fa ben sperare.
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