Un anziano muore in città, Guaiti: censimento ultra sessantacinquenni soli e nel disagio
Venerdi 17 Agosto 2012 alle 08:44 | 1 commenti
Sandro Guaiti, Consigliere comunale - Interrogazione urgente
Quante sono le situazioni di solitudine e di precarietà in città : Esiste un censimento degli anziani ultra sessantacinquenni che vivono da soli ed in condizioni disagiate?
Premesso che:
la recente notizia della morte in solitudine di un anziano in città deve far riflettere, perché sono molte persone vivono da sole e sono prive di rete parentale ed amicale. Un problema che non può lasciare indifferenti soprattutto se si pensa che in città , sembrano numerose le persone ultra sessantacinquenni che vivono da sole.
Un bisogno fondamentale della persona anziana è di non essere lasciato solo, sia per ciò che riguarda la gestione della propria vita, sia per la necessità di sapersi adeguare ai mutamenti sempre più complessi che la vita stessa oggi impone.
al fine di evitare fenomeni di abbandono, di completa solitudine e ancor peggio, di morte solitaria, cosa può fare il Comune di Vicenza? Può /potrebbe;
a) fare un database di concerto tra tutti i soggetti operanti nel settore sociale e sanitario (ULSS) e del volontariato, coinvolgendo la consulta degli anziani, AMCPS VALORE CITTA'e ATER, poggiante su una mappatura degli anziani ultra sessantacinquenni che vivono da soli e sono privi di rete parentale ed amicale composto da:
1) dati anagrafici le condizioni fisiche, eventuali patologie, e contatti telefonici;
2) caratteristiche dell'abitazione;
3) percorso per il raggiungimento dell'abitazione;
4) proporre modelli di adesione per il servizio di telesoccorso il quale, in maniera del tutto
gratuita offrirà supporto morale, monitorando allo stesso tempo lo stato di salute degli
utenti.
b) coinvolgere gli anziani più autonomi che visitando i quartieri censiscano attraverso le loro conoscenze quanti anziani abbiano bisogno di una maggiore assistenza fornendogli i mezzi per farlo.
c) chiedere agli anziani che hanno l'esigenza di arrotondare la pensione (ricordo che ce ne sono molti che vivono con 400/600 euro mensili) se potrebbero occuparsi delle faccende casalinghe degli anziani bisognosi di aiuto e così guadagnare una piccola somma. Ciò potrebbe essere fatto attraverso un progetto, coinvolgendo i vari centri anziani di riferimento sul territorio.(es. nonni vigili - nonni parchi gioco)
Considerato che:
con tale progetto di mappatura si potrebbe arrivare tramite l'operato dei volontari direttamente al domicilio dell'anziano monitorando la situazione individuale di ogni soggetto che ha veramente bisogno una maggiore tutela, onde evitare possibili casi di solitudine e precarietà sociale.
Lo stesso sarà utile per avere un quadro completo delle persone che potrebbero avere bisogno di aiuto in caso di calamità naturali.
Alla luce delle tragiche vicende che hanno coinvolto persone anziane e nella speranza che fatti come questo non si ripetano più;
il sottoscritto Consigliere comunale
interroga l'Assessore ai servizi sociali per sapere:
se esista uno specifico censimento degli anziani che vivono da soli e sono privi di una rete familiare e vivono in condizioni fisiche ed economiche disagiate;
se in caso negativo, l'assessorato competente ritenga opportuno promuovere una specifica mappatura degli anziani soli, al fine di contrastare questi stati di abbandono ed emarginazione sociale attraverso visite periodiche effettuate al domicilio dell'anziano da parte dei servizi sociali e/o volontari;
quali siano le iniziative messe finora in atto al fine di contrastare questi fenomeni di abbandono ed emarginazione sociale;
se sono mai stati inviati ai cittadini utenti questionari di rilevazione per la valutazione dell'efficienza ed efficacia dei servizi erogati e per il miglioramento continuo degli stessi.
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