Pagine su lavoratore "fascista" cacciato da Cgil, Langella: nulla su amianto della Marzotto
Venerdi 17 Agosto 2012 alle 15:28 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella, Segretario regionale PdCI FdS, e pubblichiamo.
Un agosto caldo, torrido, in tutti i sensi. L'Ilva di Taranto e il conflitto (come vorrebbero farci credere) tra salute e lavoro. Il conflitto esiste, certamente, ma è sempre quello tra lavoro e capitale (ovvero profitto, tanto profitto). Non è il lavoro che produce inquinamento e fa morire lavoratori e cittadini. No. E' il profitto, il cinismo di chi ha l'unico obiettivo di guadagnare sempre di più a qualsiasi costo.
E la responsabilità dello "scandalo" non è da ricercare nell'intervento della Magistratura ma nel silenzio di troppi governi, nella pigrizia di chi doveva agire e non l'ha fatto, nelle coperture, nell'omertà , nella privatizzazione senza controllo, nella corruzione e nella concussione (che stanno emergendo in queste ore). L'Ilva ... una storia (anzi una
storiaccia) che è uguale a troppe altre. A quella della Marlane-Marzotto, a quella della Tricom, a quella dell'Eternit (solo per fare qualche esempio). Le malattie e le morti non sono dovute al lavoro ma alle condizioni imposte da un sistema che mette in secondo piano (anzi, all'ultimo posto) la sicurezza di chi lavora o vive nelle vicinanze degli stabilimenti.
Un agosto che promette nulla di buono. Sempre più interrogativi sulla riapertura delle fabbriche tra qualche settimana. Sempre più certezze di precarietà , disoccupazione, cassa integrazione. Sempre meno speranze.
All'orizzonte si vede poco o nulla. Nessuna chiara proposta politica di sviluppo. Nessun vero piano per il lavoro e per uscire dalla crisi. Eppure ci sarebbe tanto lavoro che si dovrebbe fare. Si protrebbero creare tanti posti di lavoro con investimenti mirati per mettere in sicurezza le fabbriche inquinanti, l'ambiente, il territorio. Si potrebbe investire nella scuola pubblica, nel sapere, nella ricerca, nell'innovazione e nello sviluppo ... si potrebbe. Ma questo significa mettere in discussione il modello di sviluppo e gli enormi profitti di "lorsignori". Significa trovare le risorse là dove sono, nelle grandi ricchezze, nel denaro accumulato con la speculazione e (spesso) con operazioni al limite della legalità . Significa fare una patrimoniale seria e progressiva che faccia pagare di più chi più possiede. Una patrimoniale che il governo Monti non ha nessuna intenzione di fare.
Ma è agosto ... e si parla del tempo (ci sono gli anticicloni africani dai nomi "strani"), della villeggiatura (che sempre meno famiglie riescono a fare), del costo degli ombrelloni, degli "amori" vip, dello scandalo del calcio e delle polemiche tra Juventus e Zeman. Qui a Vicenza si sprecano pagine e pagine dei giornali per "raccontare" di come una persona (fascista dichiarato) sia stato mandato via dalla sede della CGIL. E non si scrive più niente dell'inchiesta sull'uso e lo smaltimento dell'amianto negli stabilimenti della Marzotto-Lanerossi a Valdagno, Schio e Piovene. Si indaga su inquinamento, ammalati, morti ... e siamo tornati al discorso iniziale.
E' agosto. E' tempo di pensare che almeno qualcosa debba essere cambiato. Tra poco non ci sarà più tempo.
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