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Ulss 6, ecco il piano per l'assistenza primaria

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Aprile 2013 alle 17:10 | 0 commenti

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Ulss 6 Vicenza - Il Piano Aziendale per il potenziamento  dell’Assistenza Primaria dell’ U.L.SS. n.6 si basa sulle direttive impartite dal Piano Socio Sanitario e dalla  D.G.R. n°  1666/2011 e successive e tutte le azioni e le strategie sono volte alla realizzazione dei contenuti  di suddette direttive. I cardini della riorganizzazione territoriale dell’assistenza primaria nell’ ULSS di Vicenza,  così come indicati  dalla normativa regionale, identificano l’ Assistenza Territoriale quale caposaldo della gestione del paziente cronico  e l’ Ospedale  come punto di riferimento per  delle acuzie. 

Si illustra oggi, alla presenza della Direzione Strategica dell’ U.L.SS. n.6 “Vicenza”, del Presidente della Conferenza dei Sindaci, Dr. Giuseppe Danieli, del Direttore del Servizio di Medicina Territoriale U.L.SS. n.6 , Dr. Antonio Matteazzi, del Referente UTAP U.L.SS. n.6 , Dr. Mauro Loison, del Coordinatore del Coordinamento dei Distretti U.L.SS. n.6 Dr.ssa Paola Costa e del Presidente CUPLA ( Comitato Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo)  Dr. Lino Ferrin, l’organizzazione dell’Assistenza Primaria nel territorio dell’ Azienda  U.L.SS. n. 6 “Vicenza” e suoi prossimi sviluppi progettuali.

Queste le funzioni dell’assistenza territoriale :

·  Garantire “care near to patient”;

· Garantire l’accesso ai servizi a  tutti i cittadini secondo principi di equità;

· Coinvolgere  l’utenza  nei propri percorsi di cura;

· Garantire la appropriatezza clinica delle azioni sanitarie  e la migliore organizzazione erogativa;

· Garantire la sostenibilità economica del sistema sanitario;

L’ U.L.SS. n.6  ha formalizzato  la suddivisione del territorio in  Aggregazioni Funzionali Territoriali che hanno funzioni di coordinamento tra gli studi  medici in esse presenti.

La programmazione aziendale  ha inoltre previsto di ricondurre verso  forme associative più evolute - secondo una cadenza temporale progressiva e prestabilita -   i 34  Medici di Medicina Generale (MMG) che tuttora operano singolarmente, i 49 MMG in associazione semplice e i 58 MMG in rete, prevedendo  quindi  di attivare ulteriori 6 Medicine Gruppo Integrate e 10 Medicine Gruppo.

L’attivazione di tali forme associative  e la loro efficacia operativa prevede la assegnazione di risorse di Personale di supporto : collaboratori di studio e d’Infermieri e le  risorse necessarie per  garantire la presa in carico complessiva del paziente.  I nuovi compiti richiesti al MMG, per rendere più efficace la sua azione, in particolare nella gestione del paziente cronico,  richiedono maggior  impegno clinico e organizzativo e quindi la necessità di essere sgravato da compiti amministrativo - burocratici e essere supportato dall’Infermiere  in azioni sanitarie.

Inoltre, per garantire la piena operatività ed efficacia del nuovo modello e raggiungere gli obiettivi previsti dalla   Regione, si prevedono  azioni su altre componenti dell’organizzazione territoriale, che concorrono in maniera determinante all’erogazione dell’assistenza primaria:

· Organizzare e rendere operativo un Sistema Informativo aziendale che consenta la comunicazione via rete e la condivisione degli archivi esistenti fra Ospedale, MMG, Specialistica Ambulatoriale, Continuità Assistenziale e Distretti;

· Prevedere l’integrazione del Servizio di Continuità Assistenziale con il nuovo modello organizzativo;

· Riorganizzare l’offerta di Specialistica Ambulatoriale finalizzandola ad  un ruolo di supporto alla Medicina      Generale, nell’ambito di Percorsi diagnostico terapeutici e assistenziali (PDTA);

· Attivare strutture di ricovero intermedie ad ulteriore supporto del sistema di assistenza primaria.

L’Azienda attraverso incontri dedicati si è attivata  affinché i MMG operino in sinergia tra di loro secondo i nuovi modelli aggregativi più evoluti, così come previsto nel Piano Aziendale,  in particolare in  zone territorialmente disagiate.  Il nuovo modello dell’assistenza territoriale, intesa come sviluppo dell’intera “rete dell’offerta” costituita dalla Medicina Convenzionata e dai Servizi Distrettuali nel loro complesso, garantirà, una volta a regime, una efficace risposta h 24 ai bisogni sanitari  dei cittadini con particolare riferimento ai malati  con patologie croniche.

La nuova organizzazione costituirà una rete  di cura e assistenza domiciliare  per i  malati cronici  complementare e  altrettanto efficace alle cure ospedaliere, a cui ancora troppo frequentemente, ed in modo inappropriato,  si  fa ricorso. Questa organizzazione nel suo complesso, una volta realizzata,  garantirà al cittadino  una risposta ai bisogni sanitari qualificata e organizzata “ vicino alla  propria casa ”.  All’interno della ULSS 6 Vicenza, l’esperienza maturata con le UTAP (Unità Territoriali di Assistenza Primaria) è stata sicuramente positiva rappresentando il “cantiere” dove testare efficienza ed efficacia degli interventi territoriali anche tenendo conto del risparmio economico indotto dall’ “appropriatezza”.  Le modalità organizzative e i servizi svolti sono ormai testati e stabilizzati ed è quantizzabile il rientro che possono produrre in termini economici e di salute per il cittadino. A queste esperienze bisogna quindi ricondursi per portare sul territorio un livello di assistenza adeguato alla situazione attuale e con stessi livelli di equità.

Tra i risultati raggiunti dalle UTAP dell’ULSS 6 Vicenza : riduzione degli accessi al PS  del 27% per codici bianchi e del 39% per codici verdi e la riduzione dell’ Impegno Globale delle risorse (spesa globale per assistito) del 3,6 %. Questi risultati sono stati ottenuti attraverso una serie di servizi come CUP, Punto Prelievi, Monitoraggio della Terapia Anticoagulante Orale con coagulometro, ambulatorio medicazioni, ambulatorio Urgenze, ambulatori per malattie croniche come diabete mellito, ipertensione arteriosa, bronchite cronica ostruttiva, follow up del paziente fragile attraverso piccola diagnostica come ECG, spirometria, monitoraggio pressione arteriosa delle 24 ore, informazione ampia al paziente anche attraverso sito Internet,  nell’ambito di ambulatori in rete locale con ampio orario di apertura al pubblico e con la possibilità di essere ricevuti dal MMG su appuntamento. Sicuramente l’aumento del rapporto fiduciario e di competenze nei confronti del MMG insieme alla maggior disponibilità oraria di apertura hanno spesso indotto il paziente a rivolgersi al MMG prima di recarsi al PS o a farsi seguire nel post ricovero specie dopo intervento chirurgico. Le UTAP dell’ ULSS 6   si stanno attivando per un’assistenza  H12 del MMG oltre all’ attuazione di percorsi diagnostici terapeutici (PDTA) orientati al paziente Cronico e Fragile in collaborazione con gli specialisti ospedalieri nell’ambito Cardiologico per la gestione della fibrillazione atriale, in quello Geriatrico per quel che riguarda il paziente con demenza di Alzheimer, in quello Pneumologico per la gestione della Bronchite Cronica ostruttiva (BPCO) aperti a tutta la AFT. Pertanto si ritiene che l’organizzazione territoriale dei MMG in Medicine di Gruppo e l’adeguata fornitura di personale ,tarata sul numero di utenti e suoi servizi svolti, sarà determinante nel cambiamento.

 Il CUPLA che rappresenta in Provincia di Vicenza 40.000 Soci delle otto Associazioni dei Pensionati del Lavoro    Autonomo (Commercio, Artigianato, Agricoltura), esprime un primo giudizio positivo riguardante i 17 Medici che hanno scelto le quattro Medicine di Gruppo Integrate e 17 Gruppo con 64 Medici che hanno scelto la Medicina di gruppo Semplici, tutti con Sedi e Personale Amministrativo e Infermieristico.

Va valutata positivamente anche la proposta di costituire 10 AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali).

Oggi si pone il problema di trasformare in Medicine di Gruppo Integrate e Medicine di Gruppo Semplici i 102    Medici che hanno scelto di restare in rete (non prevista dal Piano Socio Sanitario Regionale).

Per realizzare questi obiettivi il CUPLA indica la necessità di costituire un coordinamento nell’ULSS n.6, composto da rappresentanti dell’Azienda, dei Comuni, dei Medici, di cui il CUPLA dichiara la propria disponibilità di partecipare e collaborare per raggiungere questi obiettivi.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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