Uil Vicenza, no a manovra per pubblico impiego
Mercoledi 7 Luglio 2010 alle 16:46 | 0 commenti
Il coordinamento provinciale della UIL Vicenza dice "no" alla manovra economica voluta dal Governo. È questo il messaggio lanciato dalle categorie vicentine del sindacato riunite questa mattina nella sede provinciale (i segretari nella foto VicenzaPiù) per fare delle valutazioni e proporre delle iniziative riguardanti il pubblico impiego.
"Nel nostro territorio l'amministrazione pubblica funziona più che bene - dichiara il segretario provinciale di UIL Vicenza, Riccardo Dal Lago, intervistato da noi con gli altri sindacalisti presenti - , lo testimoniano enti quali INPS, INAIL, Comune, scuola e Polizia che offrono servizi efficienti e di alta qualità . Vicenza, inoltre, si distingue per virtuosismo nell'integrazione di stranieri (terzo posto in Italia). Con questa manovra, però, si va verso una serie di tagli che rischiano di danneggiare fortemente l'efficienza di tutti questi servizi: riduzione degli organici nel pubblico impiego, tagli alle retribuzioni (tredicesima sì, tredicesima no ...) e riduzione dei contributi alle Regioni senza tagliare sugli organici delle Province. Di fronte a tutto questo ci chiediamo se i servizi pubblici potranno ancora mantenere questo livello. E se domani i Comuni fossero costretti a privatizzare i beni di pubblica utilità per sopravvivere?".
"UIL non si oppone alla manovra economica in quanto tale - conclude Dal Lago - , ma alla modalità con cui questa è effettuata. Si vanno a colpire i lavoratori pubblici, mentre le classi politiche ed i poteri forti non vanno toccati. I sacrifici devono essere fatti da tutti, non solo da una parte dei cittadini".
Dello stesso avviso anche Alessandro Sabino della UIL-PA (Pubblica Amministrazione) che aggiunge: "Sostanzialmente i motivi per cui ci opponiamo alla manovra economica voluta dal Governo sono due: uno di ordine economico ed uno di ordine morale. Il motivo di ordine economico si riferisce al congelamento dei trattamenti economici (dal 2010 al 2013 un lavoratore dipendente non potrà ricevere una retribuzione maggiore di quella attuale) e al blocco dei Contratti Nazionali ed Integrativi da qui al 2012. Il motivo di ordine morale, invece, riguarda il taglio lineare del 10% delle risorse umane (quindi un taglio "cieco", senza badare ad amministrazioni virtuose o meno) e al blocco dei turn over, ovvero la mancata sostituzione di una persona una volta pensionata; questo porterà allo svuotamento degli uffici, specie nei Comuni più piccoli con meno dipendenti".
Claudio Scambi, segretario provinciale UIL - FPL (Federazione Poteri Locali) ci tiene a distinguere tra "fannulloni" e lavoratori pubblici onesti: "Conosciamo perfettamente il pensiero dell'opinione pubblica sui dipendenti statali. Siamo i primi a chiedere la penalizzazione dei soliti furbetti, ed è anche per questo motivo che non è giusto colpire tutti indistintamente. I tagli vanno fatti equamente laddove ci sono gli sprechi, a partire dai costi della politica però, non solo tagliando sui lavoratori".
Più equità nei tagli è la richiesta avanzata anche da Marco Oteri, segretario provinciale UIL - Scuola Vicenza, che ricorda come in molti altri paesi europei una manovra simile sia già stata applicata, ma con più uniformità e denuncia come la scuola potrebbe perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Un ultimo campanello d'allarme arriva da Graziano Barbierato, segretario regionale Veneto UIL - Polizia di Stato che ha denunciato ritardi nelle retribuzioni e condizioni di lavoro che da straordinarie sono diventate ordinarie ed ha chiesto quanto meno di avere contratti di lavoro che prevedano la previdenza complementare, in quanto manca completamente in quelli attuali.
UIL, infine, annuncia per venerdì 9 luglio uno sciopero della Pubblica Amministrazione e per lunedì 12 luglio un'iniziativa aperta a tutti i lavoratori nella quale ci possa essere un incontro ed un confronto con l'amministrazione pubblica.
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