Mbock: lui ci scrive, noi non lo troviamo ma i soldi per il Vicenza Calcio ci sarebbero
Domenica 21 Luglio 2013 alle 00:06 | 0 commenti
A volte tornano. Il 27 giugno VicenzaPiu.com titolava «Cunico...lo buio: il Vicenza Calcio a un bivio tra fare bingo o ... bingo bongo» sulla trattativa tra il presidente del club delegato alla vendita della società e la singolare cordata "guidata" da Hamdi Mehmeti e Pier Mbock. Come fosse tristemente facile vederci poco chiaro in tutto quello che, non, stava avvenendo lo ha stabilito la cronaca successiva, fino ad oggi costellata di tante stranezze, "iscrizione a debito" inclusa.Â
Per l'ennesima volta stando ai "si dice", ma ora grazie anche a un fax da noi ricevuto sembrerebbe che la "strana coppia" di acquirenti o di portavoce degli acquirenti, o di fate voi chi, stia tornando alla carica di quell'altra strana coppia che risponde ai nomi di Tiziano Cunico e Sergio Cassingena, amici nemici che non si sa mai se operino in proprio o come portavoce della Pannorica, l'altrettanto indecifrabile fiduciaria che controlla il Vicenza Calcio.
Ma perchè pensiamo che Mbock & c. ci stiano riprovando a comprare (o far comprare da chi non si sa) il Vicenza Calcio?
Perchè dopo tre settimane dall'articolo del 27 giugno si fa vivo con noi via fax qualcuno che si firma Mbock, anche se poi mai ha risposto al nostro immediato fax in cui gli chiedevamo un numero di telefono per contattarlo e verificarne, almeno noi, identità e reali volontà .
Nel fax Pierre protesta contro chi, come noi, lo avrebbe maltrattato, magari per puro razzismo.Â
Protesta Mbock perchè la sua immagine ne sarebbe stata danneggiata e ci scrive tante righe (cosa ci scrive ve lo diremo domani sperando che nel frattempo il firmatario si renda reperibile e ... identificabile) perché non sarebbe giusto maltrattare chi vorrebbe investire soldi, e che soldi!, per il bene dei tifosi biancorossi.
Ecco la prima notizia allora, quella che ci fa dire che  a volte tornano: nel fax Mbock conferma, alé, che i soldi ci sono.
La seconda notizia, allora, se non riesce a farsi rintracciare da noi, la dia a chi di dovere dicendo quanti sono i soldi e come e dove li porterà . Se poi dicesse anche da dove li prenderà ... faremmo anche noi bingo! Malfidati? Un po'. Prudenti, sì. Come dovrebbero essere, di più, quelli che non stanno solo vendendo un'azienda qualunque (o spostandone la titolarità da una fiduciaria italiana agari a una finanziaria stranoera) ma stanno trasferendo cento anni di storia bianco rossa a chi dovrebbe curarsene in futuro. Per darle un futuro.
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