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Nota di Maria Teresa Turetta, CUB Vicenza

Le patetiche schermaglie tra destra e sinistra sulla pruriginosa opera teatrale che andrà in scena nei prossimi giorni al Teatro Olimpico, dimostrano ancora una volta quanto lontana sia la politica dai drammi della gente comune. Da una parte c'è chi si erge ipocritamente a censore moralista, mentre tollera i ladri e i corrotti in parlamento.

Dall'altra c'è chi si definisce progressista, ma in realtà sta portando il nostro paese alla deriva, votando per il mantenimento in parlamento dei condannati e dei mafiosi.

I politici nostrani con i loro lauti stipendi pagati dalla tasse dei cittadini, non hanno ancora capito che certi spettacoli e la cultura in genere, in questo grave contesto economico, sono appannaggio solo di chi se li può permettere o di chi può entrare gratuitamente, grazie alle cariche politiche rivestite. Pur nella apparente diversità di posizioni tra destra e sinistra, entrambi gli schieramente difendono i poteri forti, confindustria in primis, dimenticandosi che un'enorme fetta di popolazione vive in estrema povertà e non sa come campare. C'è chi ha perso il lavoro, c'è chi lavora e non viene pagato da mesi. Chi vive di politica da troppi anni (Variati e Donazzan sono solo degli esempi locali) è talmente distante da queste realtà da non capire che su certe stupidaggini sarebbe meglio tacere, proprio per non offendere la sensibilità di chi non ce la fa più e non sa cosa dar da mangiare ai propri figli. Proprio per riportare la politica sul giusto binario, la CUB organizzerà un presidio di lavoratori nel corso delle prossime serate teatrali all'Olimpico: sono quei lavoratori che tutti i giorni puliscono gli uffici del sindaco Variati e che non vengono pagati dal mese di maggio scorso, tanto per fare un esempio.