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Turetta: i burocrati della Cgil provocano i lavoratori che hanno partecipato al presidio

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 27 Giugno 2014 alle 15:07 | 0 commenti

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Maria Teresa Turetta, CUB Vicenza - Hanno reagito con provocazioni pesanti i burocrati stipendiati dalla CGIL che ieri sedevano "nella loro proprietà" ossia la loro sede di via Vaccari, staccando i manifesti di protesta affissi dalla CUB. Già perchè se fino a poco tempo fa era inconsueto che un sindacato manifestasse davanti alla sede di un altro sindacato, oggi questo non stupisce più di tanto.

I sindacati confederali sono lontani dal lavoratori, firmano assieme ai padroni e ai governi accordi penalizzanti e antidemocratici (come il testo unico sulla rappresentanza) e soprattutto, pur avendo i numeri, non protestano più; non lo hanno fatto contro la Legge Fornero che ha scippato le pensioni a milioni di lavoratori pubblici e privati, non lo hanno fatto neanche in questi giorni che il premier Renzi ha deciso di dimezzare i permessi e i distacchi di cui solo loro beneficiano, sintomo questo che per loro le cose non cambieranno più di tanto, visto che negli anni si sono trasformati in vere e proprie aziende di servizi.

Oggi abbiamo fatto un appello ai lavoratori e delegati interni alla CGIL, in dissenso con i loro vertici, affinchè si affiancassero alla nostra giusta protesta: l'accordo sulla rappresentanza seppellisce in modo definitivo ogni espressione di dissenso, fa fuori le minoranze anche interne al loro stesso sindacato, il diritto di sciopero e di protesta di fatto vengono fortemente ridimensionati.  Ieri la segretaria provinciale CGIL Marina Bergamin è stata costretta a dare delle spiegazioni apparentemente tranquilizzanti sulla stampa sulla bontà di questo accordo: la nostra protesta davanti alla loro sede deve averli innervositi e scossi non poco. E' vero...non è un bel segnale per loro che i lavoratori protestino davanti alle loro sedi sindacali.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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