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TTIP, Bizzotto (LN): una sciagura per l’agroalimentare di casa nostra

Di Emma Reda Venerdi 13 Febbraio 2015 alle 16:19 | 0 commenti

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Mara Bizzotto, vicesegretaria veneta della Lega Nord e membro della Commissione Agricoltura ha presentato alla Commissione UE un pacchetto di interrogazioni sul controverso TTIP, l’accordo di libero scambio in corso di negoziazione tra Europa e Stati Uniti

Il TTIP (Trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti) può rappresentare una sciagura di dimensioni inimmaginabili per il settore agroalimentare italiano, con danni enormi per le nostre aziende e per le produzioni di qualità tipiche dei nostri territori.

Con il TTIP l’Europa azzererebbe il Made in Italy spalancando le porte alle multinazionali americane libere di commercializzare nei nostri mercati i loro prodotti patacca.

Metterebbe in ginocchio il comparto dell’agroalimentare italiano fatto di origini protette e di tipicità certificate, aprendo alla commercializzazione in Europa di prodotti americani tarocchi come “l’Asiago del Wisconsin”, il “Grana cheese”, il “Parmesan”, i falsi Amarone, Prosecco e Valpolicella, o le carni d’allevamento trattate con antibiotici promotori della crescita vietati in Europa ma ampiamente utilizzati negli allevamenti statunitensi.

Mentre nel nostro Paese e in Europa le denominazioni di origine, DOP e IGP, vengono tutelate da rigidi disciplinari che certificano la qualità e la filiera del prodotto, negli USA esse rappresentano “nomi comuni” utilizzabili senza alcun vincolo: addirittura gli imprenditori americani hanno fondato un Consorzio per la difesa dei nomi comuni (CCFN) che difende la commercializzazione di alimenti “Italian sounding” come l’Asiago del Wisconsin e il Parmesan. Ecco perché temiamo che il TTIP, se andrà in porto, diventerà un pericolosissimo “salvacondotto legalizzato” per la contraffazione alimentare, consentendo di fatto la libera circolazione del finto made in Italy in Europa. Un fenomeno, quello del falso Made in Italy, che già provoca al nostro Paese danni economici per circa 60 miliardi di euro all’anno. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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