Tribunale, il Pd: fatto il possibile, c'è chi ha usato il problema per passerelle politiche
Martedi 23 Settembre 2014 alle 16:01 | 0 commenti
Partito Democratico Bassanese - Ormai il 13 settembre, termine ultimo per il Governo per intervenire a favore della riapertura del Tribunale di Bassano, è passato, ma quel che rimane al Comune del Ponte Vecchio (oltre a una struttura nuova e inutilizzata) è l'amarezza che la cosa poteva essere gestita diversamente, magari con una maggiore sinergia tra tutte le parti politiche del territorio.
E se la battaglia sul Tribunale si è chiusa nel modo che sappiamo, è bene concentrarsi ora sugli altri problemi del Bassanese, come ricorda l'assessore ai lavori pubblici in quota PD Roberto Campagnolo: "Il ruolo attivo di Governo e Regione non prevede un impegno solo per il Tribunale. Bassano ha bisogno di molto altro: monumenti da salvaguardare come il Ponte e il Tempio Ossario, servizi come trasporti e scuole pubbliche, sanità da garantire. Su questi temi la Regione resta latitante tagliando fondi destinati alla nostra città . Troppo facile nascondersi dietro all'alibi del Tribunale".
Sulla questione torna anche la Senatrice bassanese Rosanna Filippin, che la vicenda l'ha seguita fin da subito da vicino, prima da avvocato e poi in Senato da rappresentante della Repubblica.
"Non appena sono entrata in Senato - ricorda Filippin - sono stata coinvolta nella battaglia per salvare il Tribunale di Bassano. Subito è stato fondato il comitato Sei da salvare, con il quale abbiamo portato a galla, assieme ad altri Comuni, le criticità della riforma della geografia giudiziaria".
"Quando si dice in giro che sarebbe colpa del PD se il Tribunale di Bassano rimane chiuso - prosegue Filippin - ricordo sempre che la legge delega sulla geografia giudiziaria è stata votata in prima istanza da Lega e Pdl, quando ancora questi due partiti andavano d'amore e d'accordo nell'ultima legislatura di Berlusconi. Certo i rappresentanti del Governo sono in concorso di colpa per la non riapertura del Tribunale di Bassano, potevano intervenire e non l'hanno fatto, ma è strumentale accusare solo la nostra parte politica".
"Noi del Partito Democratico del Bassanese - spiega Luigi Tasca, portavoce del PD del Bassanese - abbiamo fatto il possibile per far capire che il Tribunale di Bassano doveva essere riaperto. Non abbiamo paura di dire che i Governi che si sono succeduti, anche del nostro stesso colore politico, hanno sbagliato a non intervenire in nessun modo, lasciando in uno stato disastroso l'amministrazione della giustizia non solo nel Bassanese, ma anche nel Vicentino e nelle province attigue".
"Certo resta un rimpianto - prosegue Tasca - ovvero quello che non si è fatta da subito una lobby del territorio, coinvolgendo tutte le parti politiche, a partire da quella che governa la Regione Veneto, la Lega Nord. Il nostro presidente Zaia si è limitato a fare una passerella sul Ponte Vecchio in compagnia di alcuni fedelissimi, usando il problema del Tribunale per il proprio tornaconto politico personale, riuscendo in quello che gli riesce meglio: farsi vedere e paventare soluzioni, per poi ritirarsi all'interno di Palazzo Balbi, e chi s'è visto s'è visto. Noi d'altra parte abbiamo agito in concerto con l'ordine degli avvocati e con le associazioni di categoria del territorio".
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