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Trenta nuove telecamere tra Stazione, corso Palladio, piazza Matteotti e campo Marzo. Altre in arrivo, anche quelle "anti sesso e pipì" in stradella dell’Isola

Di Edoardo Pepe Martedi 20 Novembre 2018 alle 22:23 | 0 commenti

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La dotazione del sistema di videosorveglianza del Comune di Vicenza è arrivata a quota 98, dopo l’attivazione contestuale annunciata da palazzo Trissino di trenta nuovi occhi elettronici, visibili anche in Questura (foto sopra), oltre che nella centrale operativa del comando della Polizia locale. Operazione da 120 mila euro, coperti per 50 mila euro da un contributo regionale.

Le nuove telecamere accese su Vicenza – è spiegato in dettaglio in una nota comunale - sono 22 fisse e 8 “dome”, cioè orientabili da remoto, e permettono ora di videosorvegliare tutto il percorso che va dalla Stazione dei treni a porta Castello e da lì a piazza Matteotti, comprese tutte le strade laterali, grazie anche alla disponibilità di alcuni privati ad installare i dispositivi lungo le pareti degli edifici di loro proprietà. Una di queste telecamere è stata, inoltre, posizionata al centro di viale Dalmazia, a Campo Marzo, e un’altra tra viale Venezia e viale Eretenio. Le 30 nuove telecamere costituiscono l’incremento più significativo nel sistema di videosorveglianza del Comune da quando, nel 2003, vennero installate le prime 7; un altro particolarmente consistente risale al 2013, quando, grazie alla Fondazione Enzo Hruby di Milano, le apparecchiature aumentarono di colpo di 22 unità per proteggere la Basilica palladiana in quanto patrimonio dell’umanità dichiarato dall’Unesco.

Le prossime in arrivo entreranno in funzione a breve nel quartiere di san Giuseppe, tra via Gandhi e via Allende, assieme ad altre due che andranno installate a Monte Berico, su richiesta in particolare delle altre forze di polizia, in quanto la zona è di fatto completamente scoperta. Anche per questo ampliamento della dotazione, cui si aggiunge la sostituzione di 16 telecamere “dome” su 38, le più obsolete, il Comune di Vicenza ha ottenuto un contributo regionale di 35 mila euro alla voce sicurezza urbana sui 105 mila euro totali.

Infine, l’obiettivo è installare una telecamera anche in stradella dell’Isola, oggi parzialmente chiusa in alcune fasce orarie, dove vengono segnalati episodi di spaccio, consumo di atti sessuali e di espletamento di bisogni fisiologici.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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