Trenta giovani croati e italiani simulano una seduta di Consiglio in Provincia
Giovedi 21 Marzo 2013 alle 15:05 | non commentabile
Provincia di Vicenza - In una Provincia commissariata, senza assessori e senza consiglieri ormai da un anno, ad occupare la Sala Consiglio sono stati questa mattina una trentina di ragazzi italiani e croati nell’ambito di Y-mocracy. Young democracy è un progetto europeo realizzato in partnership tra la Provincia di Vicenza, il Comune di Valdagno, la Città di Osijek (HR) e l'associazione LDA Osijek (HR).
La visita alla Provincia si è inserita in una settimana di attività che incoraggiano la partecipazione attiva dei giovani alla vita delle loro comunità locali, regionali, nazionali o a livello internazionale. In particolare italiani e croati si sono confrontati sul funzionamento delle rispettive istituzioni e della normativa che garantisce un governo democratico ad entrambi i Paesi.
Ad accoglierli stamattina a Palazzo Nievo sono stati Dino Secco, Capo di Gabinetto della Provincia, e Paolo Balzani, dirigente del settore legale. Secco e Balzani hanno spiegato il funzionamento della Provincia guardandola da due posizioni diverse: politica il primo, amministrativa il secondo. I ragazzi hanno quindi avuto modo di conoscere competenze dell’ente, ma anche organi di governo e struttura organizzativa, con un particolare accenno alla riforma delle Province e in generale alla necessità di rinnovamento istituzionale italiano che ha portato al commissariamento della Provincia di Vicenza.
Tante le curiosità dei giovani croati in merito proprio a quest’ultimo aspetto e tanta la voglia di un confronto chiaro e aperto sui vari livelli di governo negli Stati che compongono l’Unione Europea.
Alla fine del dibattito, i partecipanti al progetto Y-mocracy hanno simulato una seduta di Consiglio Provinciale: tre diversi gruppi hanno presentato le proprie proposte per risolvere alcune criticità illustrate al momento della consegna dell'esercitazione.
Nel pomeriggio la delegazione è tornata a Valdagno, dove rimarrà fino a sabato 23 marzo, quando il progetto terminerà ufficialmente.
Ultimo impegno dei ragazzi sarà una relazione dove verranno evidenziate le problematiche che i giovani incontrano nel prender parte attivamente alla vita democratica del proprio Paese e, più in generale, dell'Unione Europea e dove verranno soprattutto avanzate proposte alla luce dell’esperienza vissuta con Y-mocracy.