Biglietti di sosta falsificati, sono ora tre gli studenti universitari "triveneti" denunciati
Giovedi 30 Giugno 2011 alle 14:44 | non commentabile
Antonio Dalla Pozza, Comune di Vicenza - Denunciati tre universitari, falsificavano i biglietti di sosta. Dalla Pozza: “Non è una ragazzata, ma un reato penaleâ€
Uno studente universitario di 24 anni è stato denunciato per aver falsificato i biglietti per la sosta della propria auto negli spazi blu della città . Il ragazzo residente nel veneziano è stato denunciato per lo stesso reato contestato qualche tempo fa a due studenti diciannovenni residenti nel vicentino e nel padovano.
Agenti della polizia locale e accertatori della sosta di Aim mobilità li hanno sorpresi mentre parcheggiavano in contrà San Silvestro e in contrà Burci utilizzando biglietti contraffatti. I ragazzi, in sostanza, avevano riprodotto con lo scanner dei biglietti di sosta autentici e, al computer, avevano modificato date e orari in modo da utilizzare per l’intera giornata le copie contraffatte. Gli accertatori, tuttavia, hanno notato qualche anomalia nei biglietti esposti sui cruscotti delle auto e la polizia locale ha atteso i giovani vicino alle automobili, sequestrando i titoli falsificati e denunciando gli utilizzatori all’autorità giudiziaria.
Aim Mobilità , che ha già aperto altri 4 procedimenti di questo tipo contro altrettanti studenti, ha proceduto a presentare querela di parte. Ora i ragazzi rischiano una condanna penale da 6 mesi a 3 anni per truffa o per falsità in scrittura privata o pubblica.
“Mi complimento per la professionalità della polizia locale – dichiara l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza - che ha fatto della lotta alla contraffazione dei documenti un settore di eccellenza, ma auspico che questo fenomeno regredisca rapidamente. Quella che infatti potrebbe apparire una ragazzata in realtà è un reato penale vero e proprio. Si tratta di un tipo di truffa che, per i numeri, inizia anzi ad essere allarmante. Invito quindi tutti, ed in particolare i giovani pendolari, a non cercare di aggirare la legge sfruttando le abilità informatiche per risparmiare i soldi del parcheggio, e ad utilizzare magari mezzi più economici ed ecologici dell’automobile, come il trasporto pubblico locale, che offre nei parcheggi di interscambio la possibilità di lasciare la macchina a prezzi contenuti e di raggiungere il centro con mezzi rapidi e comodiâ€.