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Trasferimento a Treviso del processo Veneto Banca, l'avv. Giuseppina Massaiu di Primo Consumo: oltre al danno di dover ripartire da zero la beffa di altre spese per i soci danneggiati

Di Lettere al direttore Mercoledi 28 Marzo 2018 alle 20:55 | 0 commenti

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Al termine dell'udienza del 27 marzo il GUP di Roma dottor Roberto Ferri ha accolto l'eccezione di incompetenza territoriale per il processo Veneto Banca e ha disposto la trasmissione del fascicolo alla Procura di Treviso. Questo vuol dire che si ripartirà da zero. Tutto ciò che è stato fatto a Roma in questi mesi, non scordiamoci che è da novembre che si susseguono lunghe e complesse udienze preliminari, finisce al macero. Così come tutti quelli che sembravano risultati storici come l'ammissibilità delle parti civili per tutti i reati contestati, sia ostacolo alle funzioni di vigilanza che di aggiotaggio, nonchè l'individuazione del responsabile civile in Banca Intesa Sanpaolo.

L'Associazione Primo Consumo, della quale sono consulente, unitamente al Presidente, avvocato Polizzi, è profondamente delusa da questo provvedimento del Giudice che vanifica tutti gli sforzi fatti dai cittadini in primis, anche in termini economici, per essere presenti nel processo con la costituzione di parte civile. E' sicuramente un secondo, grave affronto che subiscono i risparmiatori di Veneto Banca - dopo quello del danno economico già patito - quello delle spese giudiziali sostenute e da ripetersi con altro giudice. Agli occhi dei cittadini una denegata giustizia e non solo per i singoli azionisti.
L'Associazione continuerà a tutelare i propri iscritti cercando di limitare al massimo le spese e perseguendo le strade già intraprese per ottenere il risarcimento del danno subito sia in sede civile che stragiudiziale e sul sito dell'Associazione (PRIMOCONSUMO.it) verranno pubblicate le novità.
Avv. Giuseppina Massaiu


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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