Tosi a Santa Corona, elogio a Renzi. E sul terzo mandato: "mi ricandiderei volentieri"
Martedi 27 Ottobre 2015 alle 18:02 | 1 commenti
La domanda era d'obbligo e a porla a Tosi, alla tavola rotonda di ieri per la presentazione del movimento FARE!, ai chiostri di Santa Corona, è stato Luigi D'Agrò. L'ex parlamentare centrista ha chiesto al sindaco di Verona se le attestazioni di apprezzamento per Renzi non fossero condizionate dalla speranza che il Governo possa far approvare una modifica alla legislazione che impedisce ai Sindaci delle grandi città di proporsi per un terzo mandato.
Tosi ha risposto che potendolo fare, si ricandiderebbe volentieri. In molti, tra l'ottantina di persone presenti in platea hanno sicuramente pensato anche a Variati. Alla stessa domanda il sindaco di Vicenza ha però risposto su questo giornale, dichiarando che la sua intenzione è di "passare comunque il testimone".
Tosi, invece, non ha nessuna intenzione di lasciare ed è sembrato sempre più "innamorato" da Matteo Renzi, che ha elogiato per i metodi, per la capacità di imporre le sue scelte ma anche per la sostanza di alcune scelte politiche.
La presentazione del suo movimento FARE! Hanno attirato l'attenzione anche dell'opposizione vicentina. Ad esempio il Consigliere comunale Rucco, presente in sala con alcuni rappresentanti del mondo economico cittadino. I lavori sono stati introdotti da Carlo Rigon, ex-segretario vicentino della Lega e moderati da Marco Scorzato de "Il Giornale di Vicenza".
Dall'incontro è apparso evidente il fatto che se il Sindaco potesse buttare giù da una torre un politico, tra Renzi e Salvini, sceglierebbe quello più settentrionale, che ha abbandonato la vocazione federalista per una elettoralmente più redditizia propensione per il nazionalismo di stampo "lepenista". Tosi ed i suoi Parlamentari appoggerebbero senza problema alcune proposte dell'attuale governo. Come quella sulle unioni civili, se Renzi sapesse rinunciare a quel residuo ideologico della "stepchild adoption", come i provvedimenti sulla prima casa o i tagli alla sanità , se non fossero lineari ma tarati sulle realtà regionali.
L'orizzonte politico tosiano è quello di costruire a livello nazionale, come già proposto alle scorse regionali in Veneto, una quarta forza politica, soprattutto se, Tosi ne sembra certo, Renzi vorrà correggere l'Italicum, inserendo il premio di coalizione.
Lo schema è questo: Salvini, Renzi e Grillo. Uno schema a cui manca, sostiene Tosi, una forza di centrodestra (essendo ormai Berlusconi schiacciato sulla figura di Salvini) moderata e riformista, quella che appunto Tosi, ma anche gli altri presenti, auspica si manifesti a breve.
Gli interventi dei rappresentanti delle categorie imprenditorali sono apparsi convinti ma poco originali: lo Stato che non lascia lavorare le imprese; troppa burocrazia; aziende che muoiono per credito e non per debito a causa di un'assurda legge sui fallimenti; eccessiva pressione fiscale. Per ciò che riguarda le infrastrutture, i rappresentanti delle imprese hanno sottolineato la necessità della pedemontana in abbianta alla Valdastico fino a Trento. Gli stessi rappresentanti hanno lamentato l'inefficienza della giustizia, richiamando l'attenzione sul tribunale di Bassano, pronto ma inutilizzabile.
(articolo con la collaborazione di Luca Fantò)
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