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Tornare con l'ex nuoce alla salute

Di Marta Cardini Lunedi 26 Novembre 2018 alle 16:02 | 0 commenti

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E' scientifico: secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Family Relations, le relazioni tra ex, sia eterosessuali che omosessuali, si sono rivelate "legate a un aumento dei sintomi di disagio psicologico". Chiudere una relazione è doloroso, ma è sempre meno doloroso che tentare di riprovarci, magari con dei tira e molla. Ce lo dicono le ultime scoperte scientifiche.

Lo studio suddetto che ha preso in esame la natura ciclica della fine di una relazione, del ricongiungimento e degli effetti successivi che questo può avere su un individuo, ha raccolto dati da 545 individui in totale; 279 quelli riguardanti relazioni tra persone dello stesso sesso, e 266 di relazioni tra individui di sesso diverso. Ed è emerso: "I modelli di comportamento legati alla rottura e al ricongiungimento di una coppia sono stati collegati a un aumento dei sintomi di disagio psicologico, poiché l'accumulo di repentini cambiamenti nelle relazioni può creare ulteriore turbolenza per gli individui". Insomma, far funzionare le cose a tutti i costi non è mai una buona idea. E nemmeno è salutare."Consiglio ai partner di pensare ai motivi per cui si sono lasciati quando penseranno di riprovarci. Consiglio loro di chiedersi se le cose saranno davvero diverse questa volta - ha affermato il coautore dello studio Kale Monk al Time - Quindi, può essere utile avere una conversazione esplicita sui problemi che hanno portato alla disgregazione della coppia, specialmente se è probabile che si ripresentino problemi o divergenze dello stesso tipo". Inoltre l'esperto sottolinea che coloro che hanno sperimentato comportamenti violenti o abusi emotivi dovrebbero cercare aiuto. "Se la relazione è irreparabile, non sentirti in colpa, per il tuo benessere fisico o mentale, ma chiudila e basta" - ha concluso Monk.

Leggi tutti gli articoli su: Time, Kale Monk, Family Relations

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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