Toniolo (Pdl): cassa di espansione a nord di Vicenza, opera modello per sicurezza idraulica
Sabato 5 Marzo 2011 alle 19:45 | 0 commenti
Riceviamo e pubblichiamo, come al solito, ma ci piacerebbe sapere dove era l'ex sindaco di Caldogno, ora consigliere regionale, quando si costruiva a go go anche lì nel suo paese poi sommerso dall'alluvione. Un po' di autocritica non dipiacerebbe talvolta, perchè le casse possono essere una soluzione, ma l'origine del problema è soprattutto in "cemento pazzo"! (n.d.r.)
Gruppo Pdl, Consiglio Regionale del Veneto - Post alluvione dopo incontro a Caldogno: Toniolo (Pdl), la cassa di espansione a nord di Vicenza sarà l'opera modello per la nostra sicurezza idraulica.
"E' stato un incontro decisivo quello in municipio a Caldogno che dimostra come la realizzazione della cassa di espansione progettata in questo comune possa essere considerata l'opera apripista e modello per le diverse opere di salvaguardia idraulica che ancora si dovranno realizzare nel Vicentino e nel Veneto". Lo afferma il consigliere regionale Costantino Toniolo (Pdl), presidente della commissione bilancio di palazzo Ferro Fini, dopo l'incontro di ieri pomeriggio che ha visto protagonisti la Regione del Veneto con l'assessore all'ambiente Maurizio Conte (arrivato con i suoi tecnici), lo stesso Toniolo, i tecnici del Genio Civile di Vicenza e il presidente vicentino di Coldiretti Diego Meggiolaro con i consulenti dell'associazione di categoria. Tutti ospiti del sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro e della sua giunta.
"Abbiamo fatto il punto della situazione", prosegue Toniolo, "e ai proprietari dei terreni che saranno utilizzati per il bacino di laminazione verranno riconosciuti ben 51 mila euro a ettaro contro i 18 mila di partenza". Solo i terreni che vedranno la costruzione degli argini saranno espropriati, mentre sulla maggior parte dell'area graverà una servitù per la quale in cambio saranno riconosciuti di fatto i due terzi del valore agricolo medio del terreno, un "ristoro" versato una tantum. E gli agricoltori continueranno a coltivare quei terreni.
"Dall'incontro è arrivata anche una rassicurazione sul cronoprogramma dei lavori", spiega il consigliere vicentino,"Il mese prossimo vi saranno già i rilievi sui terreni, poi si passerà all'approvazione del progetto definitivo e dell'esecutivo e quindi l'avvio dei lavori è previsto per la fine dell'anno o per primi mesi del 2012".
"Dal punto di vista politico ora metteremo in atto un'azione per coinvolgere tutti i proprietari dei terreni, per arrivare ad un accordo bonario con tutti".
Pienamente collaborativa la Coldiretti: il suo presidente Meggiolaro ha ricordato come nel bacino di Montebello Vicentino (costruito diversi decenni fa) in realtà i terreni con gli anni abbiano acquistato valore agricolo per il continuo sedimentarsi di limo fluviale.
"La Coldiretti ha una grande disponibilità ", continua Toniolo, "e la volontà è quella di confrontarsi con tutti i proprietari, lo ripetiamo. La volontà degli enti e della Regione è quella di realizzare un'opera per il bene di tutti, quindi per mettere in sicurezza il territorio e evitare che si ripetano alluvioni come quella di Ognissanti".
"Contemporaneamente non si vogliono penalizzare i proprietari dei terreni", conclude il consigliere del Pdl, "e anzi si vuole tutelare la proprietà privata, e mi pare che la disponibilità economica messa sul tavolo lo dimostri!"
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