Tiramolla Valdastico sud
Mercoledi 13 Giugno 2012 alle 15:11 | 0 commenti
«C'è stato un mese e mezzo di ritardo per problemi di autorizzazione della pavimentazione dell'ultimo lotto... ora comunque sono stati fatti gli affidamenti, si apre dopo l'estate». È questo uno dei passaggi fondamentali di ampio servizio pubblicato oggi sulla edizione vicentina del Corriere Veneto a pagina 17. A parlare è Bruno Chiari potentissimo direttore generale della Brescia Padova presieduta dal leghista Attilio Schneck, presidente della provincia berica ora commissariata ope legis dallo stesso Schneck.
Nel servizio tra l'altro il top manager della spa autostradale deve in qualche modo ammettere ciò che da settimane circolava in forma di indiscrezione a palazzo Nievo. Ovvero che l'apertura definitiva della A31 sud (nella foto un cantiere) sarebbe slittata al 2014. Anche se a sentire Chiari una data precisa non c'è. In provincia si vocifera che l'intervento di quest'ultimo in qualche modo possa mediaticamente suonare come un assist difensivo proprio a beneficio di Schneck. Non più tardi di un anno fa infatti la stampa berica (corrieredelveneto.it del 26 luglio 2011) aveva rilanciato i toni altisonanti che provenivano dai vertici della Serenissima: «L'autostrada Valdastico Sud aprirà in anticipo. Il primo spezzone, dal casello di Longare a Vicenza Est, sarà già transitabile in entrambi i sensi dal giugno del 2012». Appresso si cita la presa di posizione di Schneck durante un meeting sulle infrastrutture alla Fiera di Vicenza: «Sono già stati spesi 800 milioni su 1.177 di costo complessivo». Poi la realtà dei ritardi ha fatto prendere agli eventi un'altra piega.
Nel frattempo però la Valdastico sud è stata interessata da una inchiesta dell'Antimafia di Venezia che ha acceso i fanali anche sulla questione degli assetti ambientali afferenti l'opera. Su Vicenzapiu.com del 3 giugno si legge: «Le rogne in cui è incappata la Serenissima Costruzioni, braccio operativo della Brescia Padova nella realizzazione della Vicenza Rovigo, hanno messo in fibrillazione l'entourage di Titti Schneck. E mentre Rifondazione batte i pugni per chiedere le carte, sulle infrastrutture venete si staglia lo spettro dell'infiltrazione economica mafiosa». E ancora: «Più nel dettaglio ci sarebbe stato un controllo interforze coordinato dalla prefettura della città del Santo (Dia, carabinieri, fiamme gialle, polizia, Spisal e ispettorato del lavoro) che avrebbe accertato una serie di anomalie relative al contratto in essere tra la stessa Serenissima Costruzioni ed una ditta appaltatrice, la Ctc srl, tra i cui soci risulta un certo Luigi Conforto, pregiudicato, originario della provincia di Catanzaro. Il controllo sarebbe avvenuto nel Patavino, nel cantiere della A31 sud, prossima alla inaugurazione, a ridosso dello svincolo di Megliadino San Vitale». Si tratta di circostanze precise, rese note per la prima volta proprio sul Corveneto da Roberta Polese. Ma rispetto ai dubbi sollevati dalla stampa, i vertici della A4, che pur si soffermano su tempistiche e cronoprogrammi vari, non proferiscono parola. E soprattutto non spiegano se i ritardi di cui si parla sui media abbiano a che fare o meno con le indagini dell'Antimafia o con altre indagini.
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